Rimini, da Hera un piano di investimenti di 150 milioni entro il 2025 in tutta la provincia

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Il piano industriale al 2025 del Gruppo Hera è stato presentato oggi dall’amministratore delegato Stefano Venier ai sindaci dei comuni della provincia di Rimini serviti da Hera. Sono previsti i investimenti complessivi per 3,8 miliardi di euro, di cui oltre 150 milioni di investimenti diretti nel riminese.

"Obiettivo di questa politica industriale - si legge in una nota - è fornire a cittadini e imprese servizi sempre più innovativi e di qualità, indispensabili per uno sviluppo prospero delle comunità, e non a caso il 66% di questo importo, pari a 2,5 miliardi di euro, ha una ricaduta sulla collettività in termini di valore condiviso.

Il nuovo Piano industriale pone le sue basi su una crescita che il Gruppo ha saputo mantenere ininterrotta sin dalla sua nascita, avvenuta 20 anni fa, e coerentemente con questo percorso sono previsti in aumento sia gli investimenti destinati allo sviluppo delle infrastrutture sul territorio sia i dividendi. La crescente creazione di valore per gli azionisti, a vantaggio soprattutto dei Comuni soci, è testimoniata infatti dalla proposta di distribuzione di un dividendo di competenza 2021 pari a 12 centesimi per azione (a fronte degli 11 cent/azione dell’anno scorso). Di questo rialzo beneficerà a cascata tutta la politica dei dividendi prevista dal Piano industriale, fino a raggiungere i 14,5 centesimi nel 2025 (32% in più rispetto all’ultimo dividendo pagato)".

Oltre 150 milioni di investimenti nell’area del Riminese nel periodo 2021-2025

Dalla sua costituzione il Gruppo Hera ha investito oltre 415 milioni di euro nella sola provincia di Rimini. Considerando anche i 25 milioni investiti nel 2021, gli investimenti diretti complessivi entro il 2025 saranno pari a 151 milioni, di cui circa 24 milioni pianificati per l’anno in corso. Gli investimenti saranno in buona parte destinati al servizio idrico integrato (129 milioni), mentre 18 milioni saranno investiti nell’area ambiente.

Gli investimenti finanzieranno numerosi interventi destinati a supportare la transizione energetica e lo sviluppo delle tre filiere presidiate dal Gruppo Hera: reti, energia e ambiente.

La gestione del ciclo idrico: resilienza e salvaguardia del mare

A livello di Gruppo, Hera investirà circa 2,1 miliardi per l’estensione, l’ammodernamento e l’evoluzione delle reti, puntando sull’integrazione delle metodologie più tradizionali con soluzioni tecnologicamente innovative, per garantire resilienza, efficienza e business continuity.

Nell’ambito del ciclo idrico, si inseriscono in particolare gli interventi del Piano per la salvaguardia della balneazione Ottimizzato (PSBO), il più grande intervento di risanamento fognario attualmente in corso in Italia, riconosciuto dall’ONU come una delle opere principali a livello internazionale nella salvaguardia degli ambienti acquatici. Il Piano vede il coinvolgimento anche del Comune di Rimini, di Romagna Acque e di Amir e prevede sia la separazione delle reti fognarie (acque bianche e nere), sia la realizzazione di imponenti vasche di prima pioggia e di laminazione, come quella di Piazzale Kennedy. Uno dei principali obiettivi del progetto è la riqualificazione di tutti gli 11 scarichi a mare entro il 2025, attraverso la realizzazione di interventi su condotte fognarie ed impianti depurativi. I lavori attualmente procedono nella zona Nord di Rimini, dove l’intervento è stato diviso in 7 lotti e di cui al momento sono stati completati i lavori fino al quarto lotto, sono in corso i lavori relativi al lotto 7, mentre i cantieri dei lotti 5 e 6 verranno avviati entro il 2022. Nelle ultime due estati nel tratto di Rimini Nord, dove sono stati risanati cinque dei sette canali presenti, non ci sono stati divieti di balneazione, con oltre 5 mila metri lineari di costa “liberata”. Oltre agli interventi già finalizzati, tra cui la riconversione dell’ex depuratore Marecchiese in vasca di accumulo, Hera e il Comune di Rimini hanno integrato il Piano con una serie di interventi nella parte sud della città, finalizzati al potenziamento e alla razionalizzazione idraulica. A tal proposito, si è conclusa la progettazione della Dorsale Ausa, che consentirà di intercettare le acque meteoriche evitando che raggiungano la città, di cui si prevede l’avvio dei lavori entro la metà del 2022.

Tra gli altri interventi, sono previste la realizzazione della vasca di prima pioggia largo De Amicis a Cattolica del volume di 5.000 mc per aumentare la capacità di stoccaggio delle acque reflue urbane durante gli eventi meteorici e la razionalizzazione del sistema Senatello (II e III stralcio), per il ripristino della funzionalità e sicurezza della condotta esistente che fornisce acqua ai comuni di Novafeltria, Sant'Agata Feltria e Casteldelci. Il progetto prevede lo spostamento di tratti di tubazione siti in area a rischio idrogeologico, il rinnovo di altri tratti in cattivo stato di conservazione e l'adeguamento del sistema di protezione catodica per tutta la rete del Senatello (circa 33 km di condotte in acciaio).

Si evidenzia che a fine 2021 Atersir ha aggiudicato in via definitiva al Gruppo Hera la gara per la gestione del servizio idrico integrato in 24 comuni della provincia di Rimini, compreso il Capoluogo, con un contratto del valore di circa 1,7 miliardi. Grazie all’aggiudicazione della gara, tra le prime bandite in Italia, il nuovo servizio di distribuzione acqua nel riminese sarà all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione e il Gruppo Hera, già gestore uscente, avrà la titolarità del servizio per i prossimi 18 anni.

Cura dell'ambiente

Il Gruppo Hera è primo operatore a livello nazionale nell’area ambiente e ormai da anni orienta le sue attività in un’ottica di economia circolare. Nel Riminese, particolarmente importante è il progetto pilota sul termovalorizzatore di Coriano per analizzare e campionare la quota biogenica di CO2 (quindi carbon neutral) emessa dall’impianto misurandola direttamente al camino. La determinazione viene eseguita con analisi al radiocarbonio eseguite da laboratori specializzati.

Nell’ottica di una gestione dei servizi ambientali, che coniuga funzionalità, qualità e valorizzazione dello spazio urbano, spicca il restyling del centro storico di Rimini con le isole ecologiche interrate per la raccolta dei rifiuti: una soluzione innovativa, che potrebbe essere oggetto dei finanziamenti del PNRR, che consente di eliminare i cassonetti stradali, con maggiore comodità di conferimento e riduzione dell’inquinamento acustico-ambientale, oltre al miglioramento estetico.Ne sono previste complessivamente 14, 4 delle quali già operative dal luglio scorso e altre 10 già approvate in Giunta.

Dopo quelli di via Nataloni a Rimini, di S. Clemente e Coriano (di prossima apertura), saranno inoltre rinnovati i centri di raccolta di via Celli e via Macanno a Rimini, mentre è in fase di progettazione la realizzazione della stazione ecologica intercomunale di Cattolica e S. Giovanni in Marignano e in previsione quella di Poggio-Torriana, entrambe candidate ai contributi del PNRR.

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