«Stiamo avviando un procedimento penale contro di lei per pedopornografia, pedofilia, cyberpornografia, traffico sessale». È il messaggio tipo della massiccia campagna di phishing lanciata attraverso false mail e messaggi social, dove misteriosi investigatori comunicano alla vittima designata di essere al centro di una indagine penale. Obiettivo: indurre il colpevole a ricontattare i “truffatori” esponendosi in questo modo alle successive richieste di pagamento in denaro o al furto dei propri dati personali, chiave d’accesso per poter commettere reati di ogni tipo: dal saccheggio del conto corrente del presunto pedofilo on line, all’utilizzo fraudolento della sua carta di credito o di qualsiasi altro strumento di pagamento elettronico.
Tutto curato nei dettagli
Estremamente convincente l’ultima frontiera della truffa on line contro cui sta combattendo la Polizia postale italiana, specialità che visto l’impatto nella vita di tutti i giorni del mondo informatico avrebbe sicuramente bisogno di ulteriori massicci potenziamenti. L’hacker, infatti, notifica l’avvio dell’indagine (come si vede distintamente nella foto pubblicata), non con una mail anonima. Lo fa con una scritta in diverse lingue per certificare la “globalità” del reato e per autenticare utilizza della carta intestata con i loghi della Repubblica italiana, del ministero degli Interni, della Polizia di Stato, di Europol.
Come difendersi
Sono state molti i cittadini italiani e diversi anche i riminesi che si sono trovati questi messaggi nelle loro caselle di posta elettronica. La Polizia postale ricorda che la prima cosa da fare è quella di non rispondere alla mail ricevuta e quindi di non condividere nessun dato personale. Ricorda infatti che nessuna forza di polizia in nessuna parte del mondo contatta con questa modalità un cittadino su cui sta indagando, per richiedere pagamenti o la trasmissione dei propri dati personali, dietro la minaccia di sanzioni o procedimenti penali. Ecco perché il passo immediatamente successivo al ricevimento della mail è quello di informare subito le autorità competenti.
Allarme Instagram
Tanti anche i problemi che stanno avendo gli utenti di Instagram. Una falla del sistema di sicurezza a quanto pare sta permettendo il furto di tutti i dati personali per la cui restituzione vengono richiesti riscatti ingenti.