Rimini. Consiglio comunale: Giulia Corazzi verso la presidenza

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La nuova giunta si è messa al lavoro, ora tocca ai consiglieri comunali. Intanto c’è una data: il 28 ottobre (giovedì) si riunisce per la prima volta il nuovo “parlamentino” e nell’occasione devono essere eletti presidente e vice presidente, mentre ai gruppi serve un capogruppo. Come sempre in questi casi la partita si incrocia con la composizione dell’esecutivo e la scelta dei presidenti di commissione.

Vesto il 28 ottobre

La presidenza del consiglio è in quota al Partito democratico, anche se ci aveva fatto un “pensierino” pure la Lista Jamil, ma con tre assessori (il Pd ne ha quattro) non si dovrebbe lamentare più di tanto. Fra i “dem” la partita è fra Giulia Corazzi ed Elisa Marchioni, con la prima che dovrebbe partire favorita in virtù dell’onda verde che ha caratterizzato le elezioni del 3 e 4 ottobre, espressione anche di un consiglio comunale con un elevato tasso giovanile. Giulia Corazzi, poi, è al secondo mandato e quindi garantirebbe il necessario tasso di esperienza. Ragionamento simile alla base della scelta del capogruppo, in pole c’è Matteo Petrucci: giovane (relativamente) e al secondo giro in aula.

La Lista Jamil si presenta con sette consiglieri, tre dei quali rieletti. Fra questi Andrea Bellucci non muore dalla voglia di sedersi sullo scranno di capogruppo, mentre Enzo Zamagni preferirebbe la presidenza di una commissione. Si vedrà nei prossimi giorni.

Grande incertezza fra i banchi della minoranza. Intanto c’è da chiarire la posizione di Enzo Ceccarelli. Ricordiamo infatti che l’ex sindaco di Bellaria è stato candidato come civico e quindi bisogna capire se aderirà al gruppo della Lega, oppure farà famiglia a sé. Nella prima ipotesi appare chiaro che toccherebbe a lui guidare la squadra del Carroccio, diversamente la fascia di capitano dovrebbe essere indossata da Matteo Zoccarato.

Capitolo Fratelli d’Italia. In campagna elettorale la commissaria Augusta Montaruli ha auspicato la formazione sul territorio di una classe dirigente adatta alle nuove sfide. L’onorevole è attesa a Rimini all’inizio della prossima settimana, solo allora se ne saprà di più. Per il momento si gioca sempre e comunque all’interno del solito perimetro. I due più votati sono Nicola Marcello e Gioenzo Renzi, appare quindi logico partire da qua. Marcello ha il merito di avere portato in dote quelle 1.586 preferenze con le quali probabilmente FdI ha superato la Lega. Il campione delle preferenze, però, sembrerebbe più attirato dal ruolo di coordinatore provinciale lasciato libero prima del voto da Federico Brandi.

Per quanto riguarda Renzi, c’è solo una considerazione: Renzi è Renzi. Difficile immaginare un gruppo consiliare che non abbia la sua guida, a meno che i vertici nazionali non scelgano un cambio generazionale e a quel punto ci sarebbe spazio per Filippo Zilli oppure Carlo Rufo Spina.

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