Rimini, condanna a 8 anni al nonno orco per violenze su cinque nipoti

RIMINI. «Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare». Non sono le parole di un “reazionario forcaiolo” quelle prese in prestito dal pubblico ministero Davide Ercolani nelle sua requisitoria contro il “mostro” chiamato a rispondere dello stupro di cinque nipoti, tutte minorenni. È il verbo dell’apostolo Matteo (18) riportato nella Sacra Bibbia, che la pubblica accusa ha scandito prima di chiedere la condanna a 11 anni di reclusione dell’uomo alla cui cattura, a ridosso dello scorso Natale, il magistrato ha voluto presenziare in prima persona. La scelta del rito processuale, l’abbreviato, però, ha permesso all’imputato, un 69enne originario del Sud America, difeso dall’avvocato Antonino Reina, che da tempo si trova agli arresti domiciliari per motivi di salute, di “cavarsela” con la condanna a 8 anni più altri 2 anni di misura di sicurezza. Il giudice Vinicio Cantarini ha anche disposto una provvisionale immediatamente esecutiva di 10mila euro per ciascuna delle vittime (una è ancora minorenne), costituitesi parti civili attraverso dall’avvocato Sonia Raimondi. Il resto del risarcimento dovrà essere stabilito in sede civile.

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