Rimini, "con tre tonni pescati siamo campioni italiani"

Nomen omen dicevano i latini. Il destino nel nome. E una barca che si chiama Strike 1 non poteva che stendere tutti gli avversari come birilli, fare… strike e portarsi a casa lo “scudetto” al settimo Campionato italiano spinning d'altura 2022 andato in scena lo scorso week-end nelle acque di Ancona. Non una novità assoluta per il capitano Andrea Diotallevi e la sua squadra, che hanno anzi bissato il titolo tricolore di qualche anno fa diventando i soli pluridecorati della storia di questa disciplina.

Organizzata dalla Fipsas Federazione italiana pesca sportiva attività subacquee nuoto pinnato in collaborazione con il Club Amici Del Mare, la competizione era già slittata più volte causa maltempo e anche in questa occasione il meteo ballerino ha ridisegnato in parte la giornata di sabato. Non la sola difficoltà da superare alla Marina Dorica, come rivela il 37enne santarcangiolese.

Diotallevi, come si svolgeva la gara?

«Su due giornate e la formula della somma dei punti accumulati a seguito della cattura dei pesci con il sistema del Catch & Release: una volta catturati, li si misura cioè con un’asta e li si rilascia quindi in acqua. Sabato abbiamo potuto gareggiare solo tre ore e mezza a causa del maltempo, che ha costretto gli organizzatori a dare il via in ritardo e ad anticipare la conclusione. Siamo comunque riusciti a prendere due tonni e a trovarci subito in testa»

Con quanti avete vinto il titolo italiano?

«Con tre, anche perché non c’erano evidentemente esemplari grossi in acqua ed erano molto apatici. Secondo gli esperti anche a causa della luna piena. Ne abbiamo pescati tutti sulla ventina di chili quando la media in Adriatico è di 40-50 chilogrammi: ma mentre quelli più grossi sono più aggressivi e quindi paradossalmente più facili da prendere, quelli di taglia inferiori sono più diffidenti, difficili da insidiare e complicati. Ci vogliono esche mirate e diverse da quelle utilizzate solitamente. Ma è andata bene e siamo orgogliosi».

Da chi era composta la squadra e da quanto coltivate questa passione?

«Il nostro team è fatto di quattro persone ed è completato da Egidio Lagramanese, Marin Sandu e Riccardo Angeli che è il commissario. È dal 2009-2010 che facciamo uscite e gare, da cinque-sei anni con questa formazione e il nostro club sportivo di riferimento è il Circolo Nautico di Bellaria».

Ogni quanto scendete in acqua?

«Facciamo in media un’uscita a settimana girando un po’ in tutta Italia: i tonni a galla partono infatti in genere da Giulianova e qui davanti a noi ci sono a novembre e aprile, che è il periodo migliore».

Questo nuovo titolo italiano vi consegna un primato assoluto...

«In sette edizioni del Tricolore (le abbiamo disputate tutte ) siamo i soli a poter fregiarci di due vittorie, ma vantiamo anche due bei secondi posti».

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