Rimini, complesso Ers: prime critiche dei residenti

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 Comune di Rimini e Piano strategico installano un Ufficio mobile temporaneo partecipativo nell'area dell'ex questura di via Ugo Bassi per raccogliere bisogni, esigenze e idee dei cittadini in merito al progetto di riqualificazione della zona. Se il privato infatti deve ancora decidere cosa fare dell'edificio che avrebbe dovuto ospitare la Polizia di Stato, per le aree entrate in possesso di Palazzo Garampi dallo scorso ottobre si prevedono al momento un parcheggio e un complesso di Edilizia residenziale sociale da 30 appartamenti, grazie a un finanziamento regionale di oltre cinque milioni di euro.

Tuttavia l'ipotesi di "nuovo cemento", così come di un supermercato nell'ex questura, non piacciono ai residenti che questa mattina partecipano, una decina, alla presentazione alla stampa dell'ufficio mobile: un furgone che per 10 giorni rimarrà nella zona appunto per ragionare assieme ai cittadini sull'insediamento abitativo dei prossimi anni, per il quale nei prossimi mesi scatterà il concorso di progettazione di respiro europeo guidato dall'Ordine degli architetti. L'obiettivo è dunque dare voce all'area, con la speranza che siano molti i cittadini a dire la loro, nel solco del metodo della "partecipazione" che questa giunta si è data. "L'ascolto della città e dei cittadini è fondamentale - spiega la vice sindaca Chiara Bellini - e deve "caratterizzare tutto l'agire dell'amministrazione". Con la stazione mobile sarà possibile "capire che città vogliono i riminesi e raccogliere le loro istanze". 

L'intervento Ers, le fa eco la collega all'Urbanistica Roberta Frisoni, rappresenta "il primo tassello, il primo innesco di rigenerazione di un'area nota per il degrado", ma collegata con il centro e il mare e attraversata da una ciclabile molto frequentata. Una parte, ora recintata, verrà adibita a parcheggio, 100 posti per gli hotel durante l'estate che poi saranno a disposizione di tutti; in un'altra è presente la vasca di laminazione e in una terza sorgeranno gli appartamenti, "una esigenza" sentita dalla città, ma anche "un'occasione sfruttata per mettere mano all'area": insomma "tanti tasselli che riaccendono il faro sulla zona".

Con tanto ancora da pianificare e l'Ufficio mobile che raccoglierà indicazioni e proposte. Tra cui di certo non mancheranno quelle per il verde, i parcheggi e per un costante monitoraggio degli "ospiti" non graditi della fatiscente questura. Istanze già avanzate dai residenti presenti questa mattina, in realtà scettici sia sull'intervento immobiliare, "nuovo cemento invece di verde", sia sulla possibilità di essere effettivi protagonisti del progetto complessivo di rigenerazione urbana.

"Fossi in voi non avrei paura", prova a tranquillizzarli il presidente di Acer Tiziano Arlotti, anche perché si terrà conto delle idee espresse. Occorre "essere leali rispetto a chi abita qui e ha voglia di dire la sua, così da farne un'area vivibile e integrata". L'augurio è che i 30 appartamenti Ers vengano realizzati "in tempi rapidi, finora siamo stati bravi nella parte amministrativa".

L'ufficio rimarrà in zona una decina di giorni, fino al 21 maggio, aperto dalle 9 alle 19.30 per indagare anche l'idea di benessere abitativo e proponendo anche due momenti collettivi: una passeggiata nel quartiere con una narrazione a più voci di come si vive e un laboratorio urbano per i bambini per raccogliere le loro idee. 

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