Rimini, cliniche assediate e spuntano i pacchetti da 10 tamponi

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Il direttore della Clinica Nuova Ricerca di Rimini Giorgio Celli chiarisce subito un punto: «Prima finisce questa storia, meglio è». La storia è quella dei tamponi. A quattro giorni dall’obbligo del green pass per tutti i lavoratori praticamente è un assedio. L’obiettivo aziendale è quello di «non essere sovrastati» ma dare al tempo stesso «un servizio alle imprese del territorio».

Nuova Ricerca, con le tre sedi di Rimini, Santarcangelo e Verucchio, riuscirà a garantire circa 150 tamponi al giorno. Il problema principale, per una clinica con decine e decine di specializzazioni, e dunque un quotidiano massiccio afflusso di pazienti, riuscire a gestire questa supplementare mole di lavoro che già rischia di paralizzare le farmacie.

«Abbiamo deciso di mettere in vendita dei pacchetti da tre, sei o dieci tamponi al prezzo di dodici euro l’uno. I pacchetti verranno venduti al pomeriggio, quando gli accessi sono minori, e il lavoratore non avrà la necessità di registrare la pratica ogni volta ma di fatto sarà agevolato da una preregistrazione. L’obiettivo è semplificare al massimo le procedure, a beneficio della funzionalità della clinica ma anche del lavoratore che così perderà un tempo minore». I tamponi potranno essere effettuati dalle 7,30 alle 9,30 in tutte e tre le sedi mentre soltanto in quella riminese si potrà accedere dalle 13 alle 14.

Il prezzo fissato a 12 euro è determinato dal fatto che vengono effettuati dei tamponi nasali, come in farmacia. Celli ci tiene a precisare che questo tipo di pratica non rientra nella politica aziendale e sanitaria della Clinica Nuova Ricerca: «L’attività di ricerca della malattia, che contribuisce a limitarne la circolazione e di conseguenza i contagi, l’abbiamo sempre fatta con i tamponi laringo faringei. Con quelli nasali facciamo altro: di fatto diamo la patente di potere lavorare». Tradotto: alla sanità pubblica serve a poco. E anche alle casse della Nuova Ricerca non porta grandi benefici: «Tenuto conto dei costi dei materiali e del personale che dobbiamo impiegare, non ci resterà praticamente nulla nonostante la grande mole di lavoro. Se lo facciamo è per dare un servizio alle imprese che non possono restare senza personale». ene.a.

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