Rimini. Classe smembrata, il preside si difende: "E' la legge... "

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Il preside del liceo Serpieri Francesco Tafuro si rammarica riguardo alla lettera inviata dagli studenti dell’indirizzo scientifico (portavoce lo studente Marco Lilla) al ministro della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi in seguito allo smembramento della loro classe. «Rispondo ai ragazzi e al ministro presentando gli atti amministrativi - osserva Tafuro raggiunto al telefono -. Sto solo seguendo quello che dice il decreto e ciò che è stato deciso nel consiglio d’istituto seguendo l’articolo 17 del nostro regolamento».

Questione di numeri

«La decisione - argomenta ancora il dirigente - è stata presa guardando obiettivamente quanti alunni formavano la classe arrivati a fine anno, erano 17, il numero più basso tra le varie classi e sotto il minimo ministeriale».

Infatti secondo il Decreto del Presidente della Repubblica (Dpr) 20/09 n.81 il numero di studenti per classe iniziale va da 27 ad un massimo di 30 e l’articolo 17 del regolamento d’istituto del liceo dice che qualora ci fosse una classe da sopprimere deve essere quella con minor numero di studenti, con la possibilità di salvaguardare gruppi classe che siano risultati particolarmente inclusivi nei confronti di studenti con disabilità.

Come si smembra la classe

I gruppi di studenti da aggregare ad altre sezioni saranno formati una volta sentito il parere dei docenti. Si creano così due luci diverse sotto le quali si può vedere la situazione: da un lato ci sono degli studenti secondo i quali è ingiusto che una classe reduce dalla pandemia, esemplare nei comportamenti e unita sia divisa solo perché c’è qualche iscritto in meno rispetto alle altre sezioni - come ha rilevato Lilla nella sua lettera al ministero. Dall’altro lato c’è un preside che sceglie semplicemente di seguire la legge - anche se a malincuore - ufficializzando la notizia sul sito e dandone comunicazione ai genitori. Nella comunicazione infatti il preside, oltre a rendere noto lo smembramento della 2ªB, invita gli studenti ad inviare una mail esprimendo massimo 2 preferenze di studenti con i quali si vorrebbero trovare in classe da settembre, in modo da non trovarsi completamente da soli in una classe estranea e per cercare di andare incontro ai malumori dei ragazzi e delle loro famiglie.

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