Rimini, chiuse le Poste di Marina centro: Cgil «Decisione grossolana»

Rimini

RIMINI. «Vorremmo considerare la volontà di chiusura un brutto incidente di percorso». È quanto si augurano i sindacalisti di Slc Cgil Rimini, al riguardo della chiusura dell’ufficio postale di Marina centro. Ricordando i disagi per i residenti e i commercianti generati dalla chiusura della “posta” di via Mantegazza, la sigla sindacale afferma di essere in attesa «dell’incontro fissato per il 21 gennaio tra Poste Italiane e Comune». Incontro che auspica «fruttuoso per i cittadini e per gli operatori economici del luogo».
Secondo Slc Cgil, infatti, «i pensionati sono i primi a provare pesanti apprensioni e angosce per un servizio di cui potrebbero non usufruire più perché lontano dalle loro residenze».

Uno degli sportelli postali cui potranno essere “trasferiti” i riminesi che risiedono nel quartiere che dal porto arriva fino a piazzale Kennedy, è infatti quello di piazzale Marvelli, «a circa 1.500 metri di distanza» sottolineano i sindacalisti. Un disservizio che il sindacato rammenta di aver denunciato da subito, e che proprio grazie anche alle proteste di Spi Cgil (il sindacato dei pensionati) si sia riusciti a «sortire degli effetti sull’opinione pubblica».
«A tal proposito - si dichiara - riteniamo importante che si sia costituito un comitato di cittadini, commercianti e imprenditori che ha raccolto le firme contro la volontà di chiusura dell’ufficio postale di Rimini 2 da parte di Poste Italiane».

Positivamente è stato accolto anche «l’incontro del 13 gennaio del comitato con il sindaco, il quale ha dichiarato che si adopererà affinché l’ufficio postale rimanga aperto a vantaggio di tutta la comunità e quale presidio indispensabile della nuova riorganizzazione urbanistica del lungomare che diventerà una “zona strategica” di Rimini».
Dunque, quella di chiudere l’ufficio di via Mantegazza, sarebbe stata, secondo il sindacato, «una valutazione grossolana che auspichiamo possa essere rimossa».
Concludendo, Slc Cgil propone «il rilancio di un ufficio che ci pare avere grandi possibilità di sviluppo se dotato di un numero adeguato di operatori, all’altezza delle aspettative socio-economiche e turistiche di un quartiere dinamico che è il biglietto da visita di Rimini».

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