Rimini. Chiude rapporto con Hera, arriva bolletta da 29 centesimi

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Interrompe il contratto con Hera, mesi dopo gli arriva una bolletta da 29 centesimi. Nel periodo in cui i tariffari schizzano alle stelle, c’è anche chi inciampa in una situazione rovesciata. A fare i conti con una micro cifra da saldare, che per lui ha il sapore della beffa, è un cittadino di Misano. «Qualche giorno fa è arrivata per posta la fattura di Hera per l’acqua, ma quando ho aperto la busta non riuscivo a credere ai miei occhi, trovando un conguaglio di una cessata utenza per 29 centesimi», racconta. A fargli storcere il naso non è tanto la richiesta di pagamento in sé, che è «lecita», ma piuttosto il fatto surreale che «una fattura di quell’importo sia inviata dopo mesi dalla cessazione del contratto». Episodio che, confessa in bilico tra ironia e self control, gli ha dato «da pensare tutto il bene del mondo». A chiusura l’ex utente rimarca che, attutito il colpo inaspettato, ora gli interessa solo rendere pubblico l’accaduto, condividendolo con altri. Nient’altro. Dal canto suo, contattata da “Il Corriere Romagna”, l’azienda mette nero su bianco la sua replica. «Hera tiene a precisare che, in generale, non è possibile non emettere fatture, in quanto qualsiasi fattura contiene Iva e accise, indipendentemente dall’importo finale». Quanto alle fatture dei clienti senza domiciliazione bancaria, prosegue il gruppo, in caso di range di bassi importi, «il totale fatturato viene dichiarato da non pagare; al contrario, in caso di domiciliazione non vale questa regola, in quanto qualsiasi bolletta viene inviata automaticamente in banca, anche per importi molto piccoli».

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