Rimini chiede aiuto al Governo per ospitare i profughi

Rimini

Mamme con bimbi di pochi mesi a loro fianco; anziani e persone con disabilità; famiglie intere con ancora negli occhi l'orrore dei bombardamenti e delle macerie. Sono questi i profughi che ogni giorno arrivano anche a Rimini in fuga dall'Ucraina, accolti in gran parte in alcune strutture alberghiere e il cui numero sta raggiungendo "livelli importanti". Per la grande maggioranza sono bambini e donne.  Come precisa l'assessore alla Protezione sociale Kristian Gianfreda, si tratta di "numeri straordinari per uno sforzo altrettanto straordinario sul fronte dell'accoglienza fatto insieme dalle istituzioni, coordinate dalla Prefettura, dalle componenti solidaristiche, civiche, spontanee che si sono attivate". Questa rete, prosegue, ci ha permesso finora di "dare risposta a un numero eccezionale di persone arrivate qui direttamente dall'orrore della guerra, ma ovviamente, continuando a perdurare l'assoluta incertezza circa il futuro prossimo". Per poter gestire al meglio la situazione il governo, sottolinea l'assessore, di concerto con le Regioni, deve intervenire" il prima possibile per sostenere i territori in questa fase non semplice, predisponendo risorse straordinarie e aiuti mirati". Occorre infatti "scongiurare con tutte le nostre forze di aggiungere un'emergenza a una situazione di emergenza". Terzo settore, servizi educativi, servizi sociali "hanno bisogno delle necessarie risorse per poter continuare a offrire i supporti di cui la comunità ucraina ha necessità e avrà necessità in futuro". Occorre, conclude Gianfreda, "irrobustire la rete di assistenza, pensando soprattutto a quello che potrà succedere nei prossimi mesi, all'interno di una situazione che oscilla tra l'inflazione, il rincaro bollette e un'emergenza umanitaria in atto". 

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