Rimini. Chicane e velox nei centri abitati contro la velocità

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Chicane e autovelox: il Comune dichiara guerra all’alta velocità. E lo fa con un piano strategico incisivo, seppur complicato da attuare. «Quello della viabilità è un tema molto sentito dai riminesi. Al punto che riceviamo quasi quotidianamente segnalazioni di pericoli diffusi sul territorio. Per questo, insieme al collega Morolli, stiamo studiando le soluzioni più efficaci». Roberta Frisoni, assessora alle Politiche per la mobilità del Comune, punta il dito su una delle questioni irrisolte di Rimini, quella della sicurezza stradale. «Le stiamo provando tutte. Sui lungomari riqualificati, ad esempio, come il tratto nord da Torre Pedrera a Viserba, abbiamo introdotto, per i mezzi a motore, il limite dei 20 km orari. E stiamo pensando di introdurre, progressivamente, quello dei 30 km/h nelle zone in corrispondenza dei centri abitati e delle scuole. Ma questo non credo sarà sufficiente a scoraggiare certi automobilisti. Purtroppo».

Impossibile solo con la polizia locale

Secondo l’assessora, infatti, il rimedio più efficace contro le alte velocità sarebbe l’autovelox, in grado di scoprire e punire, in tempo reale, i trasgressori: «Noi possiamo mettere tutti i limiti di velocità di questo mondo, ma se poi non riusciamo a far rispettare il divieto è come se non avessimo fatto nulla. Certo, ci sono i vigili a controllare, ma non possiamo metterne uno ogni cinquanta metri di lungomare. Ecco allora la necessità dell’occhio della telecamera. Perché se hai la certezza di essere filmato, fotografato, e poi multato, difficilmente ti azzarderai a pigiare il piede sull’acceleratore. Però senza un intervento diretto del governo tutto questo non potrà che restare solo nel campo delle belle intenzioni. E niente più».


Modifiche ai rettilinei e confronti

Un’alternativa, però, ci sarebbe. Ed è proprio quella che Palazzo Garampi sta già studiando: la predisposizione di una rete di interventi infrastrutturali lungo le principali arterie stradali del territorio comunale. Sottolinea l’assessora: «Insieme all’assessore ai Lavori pubblici, Morolli, stiamo elaborando un progetto che prevede la creazione di chicane nei pressi delle zone più pericolose e a maggior transito pedonale o ciclabile, come, ad esempio, lungo la Marecchiese, a Miramare, in zona Centro studi, e in zona Stadio.

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