Il Rimini cerca punti e ossigeno in casa del Gubbio

Archiviato l'amaro pareggio casalingo contro il Carpi, è tempo di guardare avanti. Domenica il Rimini sarà di scena al "Barbetti" nell'importante scontro diretto con il Gubbio (fischio d'inizio ore 17.30). Così l'allenatore Giovanni Colella alla vigilia del match. "Una gara importante per loro perchè dovessero vincere allontanerebbero definitivamente le paure da ultimo posto, lo stesso vale per noi per dare continuità al risultato di domenica e per cercare di abbandonare al più presto l'ultimo posto, il nostro obiettivo nel breve termine". Nonostante il mancato successo sugli emiliani bruci ancora, il tecnico biancorosso non vuole sentire parlare di alibi. "Quando sei ultimo in classifica certe situazioni accadono, è sempre stato così, ma non dobbiamo attaccarci a questo né parlare di sfortuna. La verità è che abbiamo commesso due ingenuità. Quella di Palma in occasione dell'espulsione, anche se preferisco un giocatore determinato di uno che si tira indietro, l'altra sul gol del 2-1. Al netto di queste situazioni senza fare chissà quali altre cose probabilmente la partita sarebbe finita lì, per questo dico che non dobbiamo tirare in ballo né gli arbitri né la sfortuna".

Il pensiero del tecnico si sposta sull'avversario di giornata. "Il Gubbio è una delle squadre più in forma del momento, un gruppo che ha trovato il giusto assetto. E' una formazione solida, prendono pochi gol, un biglietto da visita importante. Una squadra difficile da affrontare perchè sono aggressivi e compatti. Hanno trovato la loro identità, speriamo di poterla trovare velocemente anche noi".

Il condottiero biancorosso, al proposito, fa il punto sulla condizione generale del gruppo dopo la rivoluzione operata nel mercato di gennaio. "Siamo in una condizione molto simile a quella che ci può essere in agosto, con la differenza che ora siamo a febbraio. Avendo scelto di andare in questa direzione dobbiamo essere bravi nel selezionare le cose da dire, nel far passare concetti semplici, evitando di strafare. La squadra è completamente nuova, abbiamo dei difetti sui quali stiamo lavorando ma non saremo mai perfetti, non abbiamo il tempo per poterlo essere. In queste situazioni l'esperienza mi dice che dobbiamo rimboccarci le maniche e fare meno errori possibili, errori non ingenuità come quelle che invece abbiamo commesse domenica".

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