Rimini, cerca di disfarsi della droga nell'auto della polizia. Arrestato

Rimini

RIMINI. Ha cercato di disfarsi di hashish facendolo cadere nell’auto della polizia che lo stava accompagnando in questura intimando all’altra fermato di stare zitto portandosi il dito sulle labbra. Gesto che non è sfuggito ai poliziotti che avevano fermato i due domenica mattina nella zona di via Giovanni XXIII in una zona oggetto di segnalazioni tramite l’applicazione Youpol per lo spaccio.

In realtà all’arrivo della pattuglia le persone sul posto erano tre, ma appena fermata la macchina quello in bici si dava alla fuga. Sentiti i due ragazzi rimasti in loco (un italiano di 31 anni originario di Cosenza e un 28enne di origine tunisina, irregolare e pluripregiudicato con precedenti specifici per droga) l’italiano riferiva agli operatori che intorno alle 13, decideva di recarsi presso il bar per acquistare della droga; arrivato sul posto notava un ragazzo di origine tunisina che conosceva come spacciatore, subito dopo arrivava al bar un altro tunisino da lui conosciuto, al quale gli aveva chiesto di acquistare della droga (marijuana e hashish). Lo stesso, dopo avergli ceduto della marijuana a fronte di pagamento con una banconota da 5 euro, cedeva al richiedente anche un pezzetto di hashish. I due fermati venivano così accompagnati negli Uffici della Questura, e durante il tragitto, lo spacciatore, metteva una mano dentro le mutande e prelevava un involucro rotondo di plastica di colore nero pieno di droga, al fine di occultarlo in terra all’interno della Volante.

Una volta arrivati in Questura, e fatti scendere, un operatore notava sul posto dove era seduto lo spacciatore l'involucro di cellophane di colore nero contenente due pezzi di hashish e di marijuana, mentre a seguito di perquisizione personale veniva rinvenuto all'interno di una tasca dei pantaloni del tunisino, ulteriori dosi di hashish e marijuana, una banconota provento dello spaccio ed un telefono cellulare del quale non sapeva fornire utili informazioni circa il suo possesso. L’acquirente invece consegnava spontaneamente un mozzicone di spinello e un frammento di hashish della stessa tipologia di quello in possesso del ragazzo tunisino. Pertanto, lo spacciatore veniva dichiarato in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il ragazzo italiano invece veniva segnalato all’autorità amministrativa quale assuntore.

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