Rimini. Cassa integrazione, numeri da paura: +824%

Rimini

Quasi venti milioni di ore di cassa integrazione (ordinaria, in deroga e fissa per un totale di 19.946.852) rispetto a una media di un milione e mezzo nel 2019, con un’autentica esplosione della richiesta di ammortizzatori sociali le cui domande sono salite da quota 2.596 a 23.990 dello scorso anno, +824 per cento.
La direttrice dell’Inps di Rimini Danila Casanova racconta che l’impatto del Covid-19 sul territorio è stato devastante «una cosa mai vista prima, numeri che fanno quasi paura» tanto da mettere in difficoltà lo stesso istituto impreparato a gestire una mole di lavoro enorme. Anche perché «la cassa integrazione è stata estesa a tutta una serie di categorie e aziende che normalmente non sono comprese» ed è stata «ripristinata la cassa in deroga già utilizzata per gestire la crisi del 2008».
I numeri – resi noti insieme alla Camera di commercio della Romagna – descrivono più di mille parole «il senso profondo dell’emergenza anche economica».
Le ore autorizzate sono passate da 1.404.699 del 2019 a 19.946.852 nel 2020, con un incremento del 1.320%. L’Inps ha gestito 87.531 pagamenti diretti di cassa integrazione con un incremento del 5.606% sul 2019. Rilevante anche il numero dei bonus Covid concessi ai lavoratori stagionali del turismo, a quelli dell’agricoltura, dello spettacolo, ai collaboratori domestici e ai co.co.co: 61.136 da 600 euro poi saliti a mille, di cui 18.404 dei lavoratori del turismo e 25.737 degli autonomi impiegati soprattutto nel settore vacanze.
È rimasto invece quasi costante il numero delle domande di Naspi, con una lieve flessione a livello provinciale da 29.107 a 27.073 (-7%). Mentre le aziende con dipendenti cessate sono solo il 2 per cento. «Un dato sicuramente influenzato dal blocco dei licenziamenti previsto dai vari decreti in tempo di emergenza – spiega Casanova – e che può diventare preoccupante nel caso in cui si sospenda il provvedimento, innescando una spirale di nuovi licenziamenti. Anche se speriamo che ciò non avvenga».
Di contro sono aumentate le domande di congedo parentale che hanno registrato un incremento del 20% rispetto all’anno precedente, passando da 9.264 a 11.115 a cui si è aggiunto il bonus baby sitting (9.919 richieste) per aiutare chi aveva la necessità di affidarsi a una baby sitter per seguire i bambini, viste le scuole chiuse e la necessità di utilizzare la didattica a distanza.
Aumentate le pratiche del reddito di cittadinanza da 2.847 a 3.885 (+36%) per un totale di persone coinvolte pari a 8.482 (+31% rispetto al 2019). L’importo medio del sussidio è di 460 euro contro i 436 euro dell’anno prima. Un sussidio a cui si è aggiunto nel 2020 il reddito di emergenza che, sul territorio della provincia di Rimini, ha consentito di fornire supporto a 2.230 nuclei, per un totale di 4.746 persone, con un importo medio superiore ai 500 euro.
La direttrice Inps chiarisce anche il perché delle difficoltà iniziali nel gestire pratiche e rimborsi: «Ci siamo trovati davanti a un carico di lavoro non previsto e abbiamo dovuto riconvertire parte del personale che si occupava di altro. Inoltre non eravamo pronti per lo smart working che, sino a quel momento, avevamo utilizzato solo in maniera sperimentale. Si sono trovati in difficoltà anche i consulenti, che non erano pronti ad affrontare una massa gigante di domande, da qui sono derivati i ritardi nell’invio dei vari moduli» e, di conseguenza, nei pagamenti. Per superare l’emergenza «c’è voluto un po’ di tempo, abbiamo lavorato negli orari più disparati, anche di notte e nei festivi». Adesso però la situazione si è normalizzata: «In questi giorni stiamo autorizzando le richieste di cassa integrazione arrivate il 27 e 28 febbraio. E siamo a posto anche con i pagamenti: in giacenza ce ne sono solo 29».
Alberto Zambianchi, presidente della Camera di commercio della Romagna aggiunge: «Vogliamo inviare un messaggio articolato ai lavoratori del nostro territorio, per far capire loro che non sono soli. Stiamo lavorando insieme ai principali attori istituzionali per migliorare il sostegno al quale hanno diritto e per lo sviluppo di quelle competenze che daranno loro nuove opportunità». La Camera ha messo in campo «risorse ed energie per limitare i disagi e sostenere lo sviluppo e ha attivato contemporaneamente azioni e risorse straordinarie in modo da sostenere al massimo il nostro territorio. Segnalo il nostro impegno sul tema del credito e della liquidità per le imprese, sui ristori per le aziende e sugli ammortizzatori sociali a sostegno dei lavoratori». LU.ca.

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