Rimini. Carburante, prezzi sopra i due euro. I benzinai: "Che beffa"

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Carburante sopra i due euro e il rischio ulteriori rincari è sempre dietro l’angolo. Si tratta di uno scenario piuttosto preoccupante, anche perché, paradosso, c’è stato un leggero calo negli ultimi tre giorni, in un saliscendi da fare girare la testa. Tra il risentimento, rassegnato, degli automobilisti, e l’insofferenza dei benzinai additati come colpevoli, senza avere colpe. A spiegarlo è il gestore del distributore Balducci di via Flaminia, proprio davanti alla discoteca Altromondo studios: «Anche oggi (ieri, ndr) il “servito” supera i 2 euro al litro. La benzina, infatti, è a 2,077 euro e il diesel a 2,117. Certo, rispetto al 1° febbraio, il prezzo del gasolio è sceso di due centesimi al litro, rimanendo però sempre molto alto. E questa situazione, alla fine, ci penalizzerà, perché, ditemi voi, chi potrà permettersi ancora per mesi esborsi di questo tipo per girare in macchina. E vorrei ricordare, per chi ancora non lo sapesse, che il nostro utile è di 3,5 centesimo al litro, sia che il carburante stia a 1 euro al litro sia che arrivi a 2 o che schizzi 3 euro al litro. Per cui, come è facile intuire, più cresce peggio è per noi, dato che possiamo solo rimetterci i clienti».

Tasse su tasse

La domanda principale è quindi una: quali i motivi di questa impennata, e, soprattutto, quali i rimedi? Continua, spazientito, il benzinaio: «Tutto è iniziato con l’aumento, da parte del governo Meloni, delle accise che, invece, il precedente esecutivo aveva abbassato. Sarebbe, allora, opportuno, che questo provvedimento venisse tolto, anche perché in campagna elettorale, chi ora guida il Paese aveva fatto proclami di questo genere: per cui si comincino a mantenere le promesse». Fa un conto rapido il rappresentante dei benzinai Confesercenti, Ercole Gori: «Dal 1° febbraio, il prezzo al litro del gasolio scende quotidianamente di un paio di centesimi. Ad oggi, quindi, siamo 5 centesimi in meno. Ma è una beffa, questo ovviamente non è sufficiente. Per cui se non si interverrà sulle accise, i prezzi alla fine resteranno sempre su questi livelli. Con gli automobilisti infuriati che hanno ormai perso la pazienza, al punto che dalle proteste sono passati alla rassegnazione. E non so se è meglio o peggio». Rilancia Alberto Semprini della Confcommercio benzinai: «Molti non lo sanno, ma quando fanno rifornimento gli automobilisti pagano carburante, accise e Iva sulle accise. Cioè pagano una tassa su un’altra tassa. Davvero assurdo».

il borsino delle polemiche

Ma continuiamo ad esaminare l’andamento dei prezzi alla pompa. Monitorando alcuni benzinai cittadini. Spiegano dalla stazione di servizio Feligioni, in via Circonvallazione nuova: «Ogni mattina la compagnia petrolifera ci aggiorna il prezzo del carburante al litro. E quello dobbiamo fare. Oggi (ieri, ndr), ad esempio, il “servito” è a 2,117 euro al litro, per il gasolio, e a 2,077 euro per la benzina. Il self service, naturalmente, è più economico: 1,892 euro al litro per il gasolio, 1,852 euro per la benzina». Chiosa il titolare del distributore Cannini, in via Roma: «Il gasolio ha subito un calo di 2 centesimi al litro rispetto a ieri (l’altro ieri, ndr), quando stava a 1,917 euro al litro, al self, e a 2,137 euro, al servito; oggi (ieri, ndr) è a 1,897 euro al litro, alla pompa self service, e a 2,117 euro al servito. La benzina, invece, che non ha registrato cali in questi giorni, è leggermente più bassa: 1,857 euro al litro, al self, e 2,077 euro al servito».

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