Rimini, Capodanno: festa "Galactica" tra Altro Mondo e Cocorico

“Il mondo della notte” intonato da Jovanotti all’alba della sua carriera sembra lontano anni luce. La Riviera dei locali e delle discoteche – come gran parte d’Italia per carità – ha ridotto l’offerta quasi ai minimi termini: ci sono le discoteche stagionali come Villa delle Rose, Byblos, Musica o Carnaby, quelli come il Coconuts che in questo inverno hanno appena lanciato i week end Bradipop, il Satellite, la Baia Imperiale che fa eventi saltuari e quelli che lavorano tutto l’anno come il Peter Pan, l’Altro Mondo e il Cocoricò con più o meno continuità. Gli ultimi due sotto l’egida di Enrico Galli.

Galli, quali sono le principali difficoltà oggi per un imprenditore del mondo della notte?

«Ci sono quelle che hanno purtroppo tutti gli imprenditori ai giorni d’oggi e mi riferisco a caro bollette, caro energia e aumento dei prezzi delle materie prime. E poi ce n’è una aggiuntiva e per certi versi limitante, l’estrema burocratizzazione che rende complicato organizzare l’attività in genere e gli eventi. Il nostro è un settore complesso, lo dico da titolare di locali sia turistici che stanziali, e ci vogliono un pizzico di incoscienza e tanta passione perché resti la voglia e si compensino un po’ le difficoltà. Per fortuna non mi mancano né l’una né l’altra».

In questa panoramica, manca una delle “piaghe” del comparto economico, il reperimento del personale: a lei come va?

«Lavorando tutto l’anno, ho un team di persone selezionate fisse, di liberi professionisti costantemente al mio fianco alla direzione e all’organizzazione: lavorando a evento o a serata, ho poi una rosa di nomi molto ampia in cui andare a pescare e a chiamata alla fine ci si sistema. Se non c’è uno c’è l’altro. Di certo era un po’ più facile qualche anno fa, i ragazzi puntavano di più alla discoteca, oggi è forse un po’ più complicato in vista dell’estate, ma muovendosi in tempo non si resta mai a piedi».

Il governo sta ripensando ai voucher, possono essere un aiuto o il rischio diventa la precarizzazione?

«Non parlando di assunzioni a tempo indeterminato, una volta fatta come noi una rosa di nomi affidabili si trovano persone preparate. Il voucher può essere un aiuto in certi momenti e permette di superare parte di quelle difficoltà burocratiche di cui parlava: se uno si ammala all’ultimo momento, con il voucher lo posso sostituire anche nel fine settimana con gli uffici chiusi e se organizzando una serata mi accorgo che c’è grandissima risposta e serve più forza lavoro ho la soluzione pronta».

Organizza il Capodanno sia all’Altro Mondo che al Cocoricò?

«Facciamo un qualcosa di più della semplice serata di San Silvestro. Produco infatti in società con Uncode un Festival di musica elettronica in tre serate ribattezzato “Galactica” che si svolgerà il 30 dicembre all’Altro Mondo, il 31 in Fiera a Rimini in due Padiglioni all’Ingresso Est e l’1 gennaio al Cocoricò. Con tanto di preview a invito al Rock Island il 29 dicembre. In contemporanea, organizzo un altro filone per un target diverso all’insegna della musica più commerciale strutturato al contrario: il 30 al Cocoricò, il 31 all’Altro Mondo e l’1 gennaio al Peter Pan in collaborazione con i gestori».

Da quanto lo progettate e quanta forza lavora serve per un’iniziativa del genere?

«Alla parte artistica del Festival di musica elettronica ci lavoriamo da marzo e fra una cosa e l’altra ci stanno dietro una ventina di persone all’organizzazione – il famoso zoccolo duro – cui si aggiungono una cinquantina di persone per i service, un centinaio di ragazzi interni fra baristi, cassieri e parcheggiatori e una novantina di addetti alla sicurezza».

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