Rimini, la storia della campionessa del lancio del martello: "E' stata dura, ma ho vinto io"

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«Io derisa per il mio sport, salvata dalla determinazione». Ha scritto un libro intitolato “La bambina più forte del mondo” che presenterà oggi alle 11,30 al Centro Belli di Bellaria Igea Marina, Silvia Salis, campionessa di lancio del martello che ha conquistato 10 titoli italiani tra invernali e assoluti, nonché la partecipazione a Olimpiadi e campionati mondiali. Un palmarès coronato nel 2021 dal ruolo di vicepresidente vicario del Coni.

Salis, qual è il messaggio portante del libro che vede protagonista Stella, una bimba di 3 anni?

«I bambini devono crescere liberi da aspirazioni di genere in qualsiasi attività. Al contrario vengono spesso imposti limiti, talvolta in buona fede, perché crescano con schemi diversi tra maschie femmine».

Lei ha subìto bombardamenti simili?

«In molti sostenevano che “uno sport da maschio” avrebbe imbruttito il mio corpo, ma non mi sono lasciata condizionare. Devo ringraziare la famiglia che mi ha cresciuta nella piena libertà di espressione, trasmettendomi valori forti, ma anche le persone incontrate sul cammino che mi hanno permesso di realizzare un sogno, dal mio allenatore ai compagni di squadra fino al presidente del Coni Giovanni Malagó».

Il suo libro è destinato solo ai bambini?

«No, tant’è che ha riscosso elogi anche dagli adulti. È una storia per tutti perché parla di amicizia, rispetto e autodeterminazione».

Come è nata la sua passione per “la gabbia al centro del campo” dove nella visione suggestiva della protagonista si scagliano lontano scintillanti sfere di acciaio?

«Mio padre era il custode dell’impianto sportivo di Villa Gentile a Genova, di fatto vivevo come Stella “tra mari di gommapiuma e pozze di lava incandescente” e la mia è stata un’infanzia straordinaria. L’esito era abbastanza scontato e oggi lo sport è la mia vita».

Un consiglio per i giovani?

«Li invito a praticare uno sport, seguendo istinti e inclinazioni personali. Anche se non dovesse risultare un’esperienza totalizzante come la mia, a qualsiasi livello e in qualsiasi forma, resta un modo intelligente e sano per occupare il proprio tempo. Senza dimenticare che può migliorare la salute, cambiando il corso degli eventi».

Perché ha scelto la riviera per la presentazione?

«Mi ha invitato Martina Brandi, titolare dell’hotel Boston a Igea Marina. Una donna che sa fare squadra. Il secondo motivo è che mio marito, il regista e scrittore Fausto Brizzi, è amante della buona cucina. Dove trovarla, dunque, se non in Romagna?».

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