Un argomento sensibile quello della “Carriera alias”, la possibilità, per studenti o studentesse, anche minorenni, di modificare il proprio nome anagrafico con quello di elezione, scelto cioè dalla persona, nel registro elettronico, negli elenchi e nei documenti interni alla scuola. Un argomento di così forte contenuto valoriale che ha investito perfino il Consiglio d’istituto del liceo Serpieri di Rimini, scuola tra le prime in Italia ad aver approvato questo regolamento rivoluzionario basato sulla libera identità di genere. E causato le dimissioni di un membro, la professoressa Simona Gaudenzi, che ha dapprima contestato la sua mancata convocazione alla seduta del 20 aprile quando venne approvata, con voto unanime, dal Consiglio d’istituto, l’introduzione della Carriera alias: «Se avessi ricevuto la convocazione, pur usufruendo di un periodo di aspettativa, data la rilevanza dell’argomento, avrei inviato ai componenti del Consiglio alcune riflessioni e considerazioni articolate». E poi criticato il mancato passaggio del testo in Collegio docenti attraverso una lettera inviata, tra gli altri, al dirigente scolastico del Serpieri, Francesco Tafuro, e al provveditore agli studi, Mario Nanni: «Molte delle 83 scuole che in Italia hanno attivato la Carriera alias – scrive la Gaudenzi – hanno prima affrontato il tema in Collegio docenti e, solo dopo aver ottenuto parere favorevole, hanno portato al voto del Consiglio il regolamento. La scuola è una comunità educante – continua l’insegnante -, non sarebbe stato forse doveroso che un tema di tale portata venisse affrontato e dibattuto dalle varie componenti: studenti, genitori, docenti? Anche per evitare che il provvedimento potesse essere percepito come mera imposizione».
Immediata la replica del dirigente scolastico: «Come da lei rilevato – scrive Tafuro – dal 1° aprile al 30 aprile ha fruito di un periodo di aspettativa non retribuita. Pertanto non poteva essere considerata nella possibilità di partecipare, se non come uditrice, alle sedute del Consiglio d’istituto. Le convocazioni, come in tutti gli altri casi, sono state pubblicate nella sezione Albo on line – pubblicità legale del sito del Liceo Serpieri. Le riunioni del Consiglio di aprile, mancando un regolamento che lo prevedesse – nell’ordine del giorno di entrambe le convocazioni era presente la voce “Regolamento per la convocazione di riunioni del Consiglio in modalità a distanza” – si sono svolte in presenza, pertanto – conclude il preside – non era possibile che lei presenziasse avendo comunicato di non voler sottostare all’obbligo di effettuare un tampone naso-faringeo ogni 48 ore». Chiosa però la Gaudenzi: «Ribadisco che tutti i componenti del Consiglio d’istituto devono essere sempre convocati, pertanto la mia non convocazione è un fatto grave, che potrebbe implicare l’annullamento delle sedute del mese di aprile 2022 aventi all’ordine del giorno la Carriera alias. Peraltro avrei potuto partecipare in qualità di uditrice anche alle sedute in presenza che solo nel mese di aprile hanno sostituito quelle da remoto. La scelta, poi, di effettuare o meno il tampone antigenico – conclude la docente – è esclusiva pertinenza dell’interessato e non riguarda il datore di lavoro».
La delibera del Consiglio di Istituto del Liceo Serpieri per la modifica al Regolamento che introduce la ‘Carriera alias’ è un atto importante e coraggioso che dimostra apertura verso i diritti di studentesse e studenti e riconoscimento della libertà di genere. Sono orgogliosa e non stupita che la scuola in cui ho insegnato tanti anni con passione e soddisfazione abbia fatto questo passo di grande civiltà. Credo di capire che l’insegnante che si è dimessa non la pensi così. Peccato. Ricordo, comunque, che il Regolamento di istituto non è materia da Collegio dei docenti il quale, invece, ha competenza sulla didattica.
Ricordo alla professoressa Gaudenzi che il Consiglio di istituto grazie alla sua pluralità e indipendenza ha il diritto e il dovere di compiere determinate scelte e delibera in totale autonomia e libertà, non dipende dal collegio docenti e non deve ottenere alcun parere favorevole o sfavorevole per deliberare se non quello dei consiglieri del CDI regolarmente eletti.
Desidero esprimere solidarietà al Dirigente scolastico, Dott. Francesco Tafuro, ribadendo che, sulla carriera alias, si tratta di una scelta condivisa, nata dalla proposta di un genitore membro del Cdi, sottoposta inizialmente al Presidente, in seguito al Dirigente, alla Vicepreside, e solo successivamente, agli altri membri.