Rimini, bottiglie incendiarie in una sede della Marr

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La società riminese Marr, colosso italiano della grande distribuzione alimentare, nel mirino degli attentati terroristici. Quattro bottiglie colme di liquido infiammabile sono state posizionate sotto le gomme di quattro camion parcheggiati nello stabilimento di Anzola dell’Emilia, poco lontano da Borgo Panigale. Attentato fallito: forse, chi stava posizionando le “molotov” è dovuto fuggire prima di innescare la combustione. Un attacco risalente al 5 novembre e rivendicato solo ieri da un collettivo di Anarchici che se ne è assunto la responsabilità diffondendo un messaggio online. Con modalità simili, nella notte tra il 12 e il 13 novembre nello stabilimento Marr di Taggia, comune ligure in provincia di Imperia, è stato messo a segno un attentato incendiario che ha ridotto l’intera struttura in cenere.

Gli anarchici

Dietro agli attacchi sembra stagliarsi infatti il logo degli anarchici: gli stessi che a Bologna in queste ore stanno organizzando manifestazioni e letture contro il 41bis, l’articolo del codice di procedura penale che disciplina il carcere duro. Gli anarchici, infatti, hanno rivendicato l’attentato di Anzola (nessuna “firma” invece su quello che è stato fatto in provincia di Imperia), spiegando di voler colpire «la società che rifornisce di cibo le carceri e i centri di espulsione dei migranti».

«Qui non succederà»

Dall’azienda riminese, che ha sede a Santarcangelo, però, non provengono conferme in merito alla paternità dell’attacco. «Non siamo ancora certi che i due attentati siano stati realizzati dai gruppi di anarchici – dichiarano dalla gdo – attendiamo lo svolgimento delle indagini dei carabinieri che si stanno occupando del caso». «Prima di questi episodi – precisano – non erano mai emersi segnali che facessero sospettare il rischio di rivendicazioni del genere». Nonostante l’allarme generale, non pare ravvisarsi il rischio di simili attentati alla sede santarcangiolese. «È una zona ultra sorvegliata – precisano –. Riteniamo questa evenienza poco probabile».

Il messaggio

Le ragioni degli attacchi incendiari a Marr sono spiegate nel messaggio diffuso via web a siti e testate: “Nella notte del 5 novembre 2022 abbiamo incendiato alcuni camion della Marr. Marr è un’azienda da anni coinvolta nel rifornimento dei pasti di carceri e centri di espulsione per immigrati. Il suo profitto si regge sulla reclusione di migliaia di persone. Lo abbiamo fatto per tutte le persone che si ammalano a causa di un’alimentazione malsana nelle strutture rifornite da questa azienda. Ed è soprattutto per chi ha scelto di lottare in carcere, proprio rinunciando al cibo». Intanto, sul fatto di Anzola stanno indagando i carabinieri di Borgo Panigale, in un clima di massima allerta che ieri ha costretto a convocare una riunione in prefettura a Bologna.

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