Rimini. Botte a turista per scipparla, poi fugge in monopattino
Il fatto accade attorno alle tre e mezza di notte, nella zona di via Destra del porto. La giovane è da sola, sta rientrando al suo alloggio e, proprio per sentirsi più sicura, è al telefono con un’amica pensando così di scoraggiare eventuali malintenzionati. Non fa i conti però, con il tipo in monopattino che le sfreccia accanto e tenta di afferrarle al volo il cellulare. Lei non lo molla e lui a quel punto prima la scaraventa a terra, poi la schiaffeggia, e le dà dei colpi in testa fino a quando è costretta a dire addio al suo cellulare. Viene soccorsa, dolorante e sotto choc per lo spavento, da alcuni ragazzi che chiamano la polizia (sopraggiunta con tre Volanti sul posto). Nel frattempo, però, è la pattuglia della finanza, di passaggio nella zona, a notare l’assembramento e mettersi sulle tracce dello scippatore. I militari lo individuano e non lo perdono di vista neppure quando imbocca le strade più strette e buie. Nel momento in cui lo mettono finalmente all’angolo lui fa lo gnorri. In tasca gli squilla il telefonino. «E’ mio». Risponde il finanziere e dall’altra parte c’è la ragazza: «Sono stata appena scippata, ho richiamato il mio numero». Ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto e – assecondando la richiesta del pm onorario Leonardo Berardi – ha disposto che il marocchino, difeso dall’avvocato Luca Campana, resti in carcere almeno fino al 31 luglio data del processo. L’imputato ammette il furto, nega le percosse.