Rimini. Attira la moglie in trappola e tenta di sfregiarla

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Attira la moglie in casa con un pretesto, ma come lei apre la porta cerca di sfregiarle il volto con un coltellaccio da cucina. Un fendente secco, andato a vuoto solo per la prontezza dei riflessi della donna e l’intervento della figlia minorenne. La donna l’aveva portata con sé perché temeva il marito: una scelta provvidenziale. La ragazzina, infatti, è riuscita a far cadere la lama dalle mani del padre e, durante la colluttazione tra i genitori, ha nascosto l’arma sull’asse da stiro sotto una pila di panni.

A completare il salvataggio ci ha pensato un vicino di origine albanese, allarmato dalle urla: ha trattenuto l’uomo consentendo a madre e figlia di scappare. L’arrivo di una Volante della polizia ha messi fine al trambusto: l’aggressore si è scagliato anche contro gli agenti ed è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, tentate lesioni gravissime, lesioni personali, maltrattamenti familiari. In manette, su disposizione del magistrato di turno, pubblico ministero Luca Bertuzzi, è finito un campano di trentanove anni residente a Rimini (altri dettagli vengono omessi per non rendere riconoscibili la parte offesa e la minore coinvolta nella vicenda). I poliziotti hanno ricostruito l’accaduto grazie alle testimonianze, a cominciare da quella della moglie che, nel frattempo, tremante e sotto choc (un labbro gonfio e sette giorni di prognosi), si era rifugiata a casa dei suoceri. In famiglia, infatti, tutti conoscono l’indole aggressiva del campano, accentuata dall’abuso di sostanze stupefacenti: “Si fa anche di crack”. Stufa di essere picchiata, denigrata e umiliata, aveva lasciato la casa coniugale, nella speranza che lui una volta per tutta la facesse finita con la cocaina. Il marito, invece, ha cominciato a minacciarla: “Ti sfregerò il volto”.

Poi però, quando l’uomo l’altra sera l’ha chiamata implorandola di portargli una bottiglia di acqua fredda, la moglie si è intenerita: ha creduto che stesse affrontando una crisi di astinenza. “Non ce la farei mai a farti del male, anche se non sei più la stessa”. Era una trappola: quando la donna ha aperto la porta di casa con la chiave lui si è avventato per sfregiarla.

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