Rimini. Assessora e consigliera: cambiano le targhe in Comune
Da assessore ad assessora. Un utilizzo giusto della vocale che a Milano ha avuto un filino di pubblicità, ma che a Rimini fa ormai parte della storia. La vicesindaca Chiara Bellini da giorni ha infatti declinato al femminile le cariche istituzionali. Il punto di partenza della storia è rappresentato da Gaia Romani, assessora a Milano che ha cambiato la targa sulla porta del suo ufficio (perché il «cambiamento parte dalle piccole azioni»).
“Meglio parlare bene”
«Mi fa piacere che l’assessora Romani abbia dato questo segnale, noi a Rimini, oltre dieci giorni fa, abbiamo fatto lo stesso» commenta sulla sua pagina Facebook, la vice sindaca Chiara Bellini. «Ho chiesto che tutte le targhette in consiglio comunale fossero sostituite (da “vicesindaco” a “vicesindaca”, da “assessore” ad “assessora” per tutte le colleghe), per dare un segno visibile del cambiamento di linguaggio che riflette e soprattutto riconosce il cambiamento occorso nella nostra società».Il seguito del ragionamento trae (liberamente) a piene mani dallo sfogo di Nanni Moretti in “Palombella rossa”. «Parlare “bene” significa pensare “bene” - aggiunge Bellini -. Per questo gli atti, così come il sito del Comune, riconoscono il genere femminile quando ci si riferisce a cariche istituzionali rivestite da donne. Ci impegneremo a diffondere e rendere comune questo adattamento della lingua in ogni testo formale e in ogni intervento istituzionale. Dare il nome giusto alle cose significa riconoscerne l’esistenza».