Rimini. Armi abusive e ricettazione: condannato ex poliziotto

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Un anno e undici mesi di reclusione e 600 euro di multa. E’ la pena che il giudice Ersilia Agnello ha inflitto ai danni di un ex assistente capo alla polizia, Mattia Signorile, per i reati di istigazione a delinquere in una vicenda di frode assicurativa, ricettazione, detenzione abusiva di armi, indebito accesso nelle banche dati. La richiesta del pm Davide Ercolani era stata di tre tre anni ed era stato lo stesso magistrato, a cavallo tra il 2015 e il 2016, a coordinare le indagini sull’ex agente, originario di Bari, all’epoca in servizio alla Polaria, all’aeroporto d Fellini di Rimini.

L’uomo, di 58 anni, non è più poliziotto, visto che si trovava già agli arresti domiciliari e nel febbraio del 2020, l’allora capo della polizia, Franco Gabrielli, aveva firmato il decreto di destituzione che gli aveva tolto la divisa per sempre.

Su di lui erano ricaduti i sospetti degli stessi colleghi della Polaria che avevano portato a scoprire alcuni episodi poco chiari. Tra questi, Signorile aveva consigliato a un amico romeno di raccontare una falsa dinamica di un incidente in auto. Questo amico, allora, con la complicità di un altro automobilista, aveva autonomamente organizzato la truffa a una assicurazione per avere un eventuale risarcimento.

Ma non solo, dalle successive perquisizioni nella sua automobile erano emerse anche due carte di identità romene, il cui smarrimento era stato però denunciato alcuni anni prima alla stazione dei carabinieri.

Le perquisizioni in casa, invece, avevano fatto emergere un’altra situazione che aveva fatto configurare il reato di detenzione abusiva di armi per cui in seguito l’uomo è stato condannato: nell’abitazione dell’agente erano stati trovati un caricatore calibro 9 parabellum e diversi proiettili fuori ordinanza.

In merito all’indebito accesso alle banche dati, Signorile è stato condannato in quanto aveva effettuato svariate interrogazioni al Sistema di interforze della banca dati del ministero dell’Interno sul conto di due proprietari di una azienda, al fine di verificare se questi avevano sporto denuncia nei suoi confronti per un presunto debito non pagato e una truffa, per cui però l’ex agente è stato assolto, dopo la remissione di querela.

L’inchiesta, inoltre, aveva portato a delle indagini per dei presunti casi di assenteismo legati a numerosi certificati medici, che l’ex agente aveva presentato saltando un lungo periodo di lavoro all’interno dell’aeroporto Fellini, dove prestava servizio. Signorile, su questo fronte, è stato assolto.


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