Si è aperta oggi alle 12 la camera ardente per Lorenzo Cagnoni, scomparso ieri a 84 anni, allestita nella sale del consiglio comunale di Rimini. I primi a rendere omaggio all’ex presidente di Ieg e vicesindaco di Rimini sono stati il sindaco Jamil Sadegholvaad e il suo predecessore e ora deputato Andrea Gnassi che ne ha ricordato la capacità di sognare e realizzare i sogni. La camera ardente – a cui hanno preso parte anche i familiari più stretti – resterà aperta fino alle 20 di oggi e domani, giovedì, dalle 9 alle 15 (foto Tommaso Morosetti). I funerali si svolgeranno giovedì alle ore 16 alla chiesa di San Martino in Riparotta.
Il ricordo della Segretaria Generale Cgil Rimini Isabella Pavolucci a nome della Camera del Lavoro Territoriale di Rimini. “La Camera del Lavoro Territoriale di Rimini si unisce al cordoglio di quanti stanno ricordando Lorenzo Cagnoni e desidera esprimere le sue condoglianze ai familiari. Lungo il corso della sua vita Cagnoni ha più volte contribuito alla crescita del tessuto democratico riminese, per poi approdare alla più alta responsabilità nella Fiera di Rimini e successivamente, dal 2016, in Italian Exhibition Group S.p.A. Un vita, quella di Lorenzo Cagnoni, dedicata all’impegno politico e pubblico che non è facile riassumere in poche parole. Se la nostra provincia oggi può contare su una grande infrastruttura di caratura internazionale, a servizio di uno sviluppo economico di qualità, questo lo si deve a Lorenzo Cagnoni. Un rapporto, quello tra CGIL Rimini ed il Presidente Cagnoni, che, pur nella dialettica dei rapporti, ha sempre visto una comunione d’intenti nella direzione di una progressiva integrazione tra sistemi fieristici oltre i confini riminesi”.
Il presidente di Cna Rimini Mirco Galeazzi lo ha ricordato così. “Ci ha lasciati Lorenzo Cagnoni, presidente di IEG, grande artefice dello sviluppo fieristico riminese e protagonista della vita pubblica della città di Rimini. Uomo di grande caratura, carisma, attento alle vicende economiche del territorio e da sempre interlocutore prezioso. Lorenzo Cagnoni ha dato tanto per la crescita del sistema economico riminese con grande competenza e lungimiranza. Tutta CNA Rimini in questo triste momento è vicina a tutti i suoi familiari e ai tanti che ne hanno apprezzato qualità professionali e spessore umano”.
Il ricordo del direttore provinciale di Confesercenti Mirco Pari. “Credo che tutti i riminesi debbano molto a Lorenzo Cagnoni. E’ stato uno dei migliori interpreti dello spirito del nostro territorio, portatore di una grande capacità di visione economica e di una progettualità lucidissima. Grazie a lui non solo la Fiera di Rimini è diventata il gruppo che conosciamo oggi, sul podio dei poli fieristici e congressuali italiani, ma la città stessa ha saputo raggiungere livelli altissimi di internazionalizzazione, portando alla realizzazione fattiva della destagionalizzazione del turismo. La sua figura è stata un raro esempio di finissimo uomo politico e al contempo manager di altissimo livello. Un uomo il cui valore e i cui meriti sono stati sempre stimati da tutti, trasversalmente. Una persona apprezzata e amata anche per la sua eleganza e per la sua capacità di espressione. Come Confesercenti riminese abbiamo partecipato attivamente a molti momenti importanti della sua storia professionale e ci sarà occasione per ripercorrere le vicende vissute insieme. Lorenzo resterà per sempre indimenticato e a nome di Confesercenti della provincia di Rimini esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la sua scomparsa. Ci mancherà”.
La testimonianza dell’ex deputato Sergio Pizzolante. “Ciao Cagnoni. La vita è strana, capita che il tuo nemico sia quella persona che stimi di più. Stimavo molto Lorenzo Cagnoni, quando ci incontravamo i colloqui erano sempre molto cordiali, persino affettuosi, senza molta confidenza ma morbidi, accoglienti. Eppure lo avevo eletto a nemico. Avversario meglio dire, nemico non mi piace, avversario. Perché? Ci sono due episodi in particolare. Primi anni 90 lui correva per diventare Vice Presidente della Fiera di Rimini, io feci in modo di non farlo arrivare. Poi ci arrivò, ma dopo, io non c’ero più. Un bel po’ d’anni dopo, Cagnoni era già Cagnoni, grande, grandissimo, Presidente della Fiera di Rimini, nel Cda c’era un mio carissimo, fraterno, amico, Gianni, ma io avevo rotto con Berlusconi, fatto un nuovo partito, avevo bisogno, a Rimini di prendere le distanze dall’idea (vera o sbagliata che fosse… ) di un Centro Destra avvolto, in qualche misura, dalla grande rete di Cagnoni. Cagnoni ormai imperatore di Rimini. E quindi attacco l’imperatore! Duramente e lui duramente risponde. La politica, come la vita, è spesso dura, durissima. Li c’erano l’avversario più intelligente e l’amico più caro ma politicamente era quello che dovevo fare e l’ho fatto. Con Gianni siamo ora amici più di prima. Cagnoni…ci incontrammo pochi giorni dopo lo scontro pubblico. Mi venne incontro, un piccolo schiaffo in faccia, un sorriso, parole buone, tipo, dai in bocca al lupo, ti auguro di farcela…grande. Grandissimo. Ecco, aveva capito tutto, sapeva che non ero nemico della Fiera, sapeva perfettamente cosa stava succedendo, era oltre la polemica. Capiva la politica. E la vita. Come pochi. Sapeva che negli anni precedenti avevo collaborato con Fiera e Palazzo dei Congressi garantendo presenza di Governo e Ministri, pur stando all’opposizione. Sapeva tutto, aveva capito tutto, non erano necessari chiarimenti, non ce ne sono mai stati. Era tutto chiaro. Grazie Lorenzo. Sei stato grande”.
L’abbraccio da parte di Airiminum. “Abbiamo appreso che Lorenzo Cagnoni è mancato. Mancherà a Rimini e alla Romagna tutta un grande protagonista, un uomo che ha saputo con temperamento ed intelligenza interpretare quel territorio che lo ha visto partecipe ed artefice di crescita e di sviluppo, animato da ideali e creatore di progetti fino all’ultimo. Come Airiminum abbiamo, nel corso degli anni, trovato in lui capacità di confronto sul modello di sviluppo del territorio e sempre gli abbiamo riconosciuto una visione ed una competenza eccezionali. L’ultima occasione di ragionare e di riflettere sulle eccellenze del territorio e sulla necessità di condividere progetti e programmi è stata a Misano il 15 luglio scorso – ricorda Laura Fincato – ed anche allora volli riconoscere l’ importanza del lavoro di Cagnoni, sottolineando nel mio intervento quanto fosse fondamentale per un futuro di crescita continuare insieme, soggetti distinti ma dedicati per natura a collaborare. Volli, terminato il convegno realizzato dalla territoriale di Rimini di Confindustria, abbracciare il Presidente Cagnoni. Ora esprimiamo quell’abbraccio alla sua famiglia e a tutti i suoi collaboratori a nome di Airiminum”.
Le parole di Gobbi Marco del Comitato Viserbapuntoeacapo. “Siamo tutti di passaggio! Chi passa silente e chi lascia tracce. Lorenzo ci ha lasciato un monumento, perché la Fiera e il Palacongressi insieme hanno cambiato Rimini. Hanno portato gente da tutto il mondo ed esportato la nostra capacità di accogliere. Un volano incalcolabile per l’economia locale e per i rapporti di conoscenza e cultura che si generano. Lorenzo era anche uno di noi, un viserbese doc, di quelli che incontravi a camminare sul lungomare e, col suo sorriso sempre acceso, ti salutava o scambiava due parole con quella modestia ed umiltà così rare nelle persone che “contano”. È stato un vero politico di razza, preparato, tenace ed anche inflessibile, quando si doveva difendere il diritto degli ultimi. Tutti noi abbiamo imparato, negli anni in cui ricopriva cariche amministrative, dal suo modo di essere politico, così combattivo ed autorevole. Una “razza”, al giorno d’oggi, molto rara. Lo vogliamo ricordare così, ancora col mezzo toscano e gli occhi attenti ad ogni sfumatura politica, ma anche con lo sguardo rivolto al mare e all’orizzonte, perché in ogni suo passo c’era sempre il desiderio e l’ambizione di andare oltre. Ciao Lorenzo!”.