Rimini, in un anno scoperti dalla Finanza 105 milioni di redditi evasi

Rimini

RIMINI. La Guardia di Finanza ha celebrato questa mattina il 245° anniversario di fondazione. E' stata come di consueto l'occasione per tracciare un bilancio dei risultati conseguiti negli ultimi 17 mesi di lavoro. L’articolato insieme delle attività ispettive ed investigative delle fiamme gialle riminesi si è sviluppato seguendo le seguenti direttrici: lotta all’evasione all’elusione e alle frodi fiscali; -contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e all’illegalità nella pubblica amministrazione; contrasto alla criminalità organizzata ed alla criminalità economico-finanziaria, attraverso: l’attuazione di 48 piani operativi, per l’aggressione sistematica ai più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria, anche attraverso l’esercizio d’iniziativa delle facoltà e poteri ispettivi attribuiti dalla Legge al Corpo; lo sviluppo di 1220 deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria e contabile a fronte di 627 portate già a conclusione; - l’azione di contrasto ai grandi traffici illeciti e di concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.

PIANO D’AZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Sono stati 7600 gli interventi polizia economico-finanziaria effettuati dalle fiamme gialle sul territorio della provincia di Rimini tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019. Cifre queste che danno il senso del concreto incremento costante dell’intensificazione delle attività della Guardia di Finanza in provincia a contrasto dei più gravi fenomeni di illegalità economico- finanziaria.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Scoperte in totale imposte evase per oltre 55 milioni di euro, determinate in relazione alla mancata dichiarazione di circa 105 milioni di euro di redditi imponibili (base imponibile netta). Attività sempre più mirate per contrastare l’evasione e le frodi fiscali: 325 in tutto, tra verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. Mediamente ogni intervento ha consentito di individuare un’evasione fiscale di redditi imponibili per 323mila euro. Sono 75 i soggetti denunciati per reati fiscali, per lo più per la commissione di illeciti fiscali altamente insidiosi e pericolosi: l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile. Nei loro confronti è stato proposto all’Autorità Giudiziaria di disporre il sequestro dei beni per un valore complessivo di 44 milioni di euro, mentre, nel contempo, sono stati già eseguiti provvedimenti di sequestro di beni per un valore pari a 14 milioni di euro, con un incremento del 100% (7 milioni nei 17 mesi dal gennaio 2017 al maggio 2018) Scoperti in un anno e mezzo 65 operatori economici completamente sconosciuti al fisco (evasori totali) responsabili di aver evaso oltre 19 milioni di IVA, quindi in media oltre 300.000 euro ciascuno. 21 gli interventi eseguiti in materia di fiscalità internazionale, individuando mancate dichiarazioni dei redditi per oltre 22 milioni di euro (base imponibile netta). Nello stesso periodo sono state 145 le visite presso cantieri e aziende per controllare la regolare assunzione di lavoratori dipendenti, accertando in 64 casi l’impiego di 190 lavoratori risultati in “nero” o irregolari con la conseguente verbalizzazione di 64 datori di lavoro e la sospensione per 34 attività commerciali. Nel comparto del gioco e delle scommesse, sono stati controllati 80 soggetti e riscontrate 5 violazioni in materia di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento con il conseguente sequestro amministrativo di tre apparecchi da gioco.

CONTRASTO AGLI ILLECITI E TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse, è quella costituita dai reati contro la Pubblica Amministrazione, campo nel quale sono state denunciate, per i più gravi delitti contro la Pubblica Amministrazione, 84 persone di cui 7 tratte in arresto. Le misure adottate a tutela del bilancio pubblico hanno consentito di individuare e verbalizzare 67 soggetti responsabili di aver arrecato un danno al bilancio statale pari ad oltre 46 milioni di euro nel settore della responsabilità amministrativa e della spesa sanitaria. In particolare, tra le attività a tutela del bilancio pubblico degli Enti locali, spiccano le operazioni che hanno portato a segnalare all’Autorità Giudiziaria Contabile anche 32 persone, titolari di strutture ricettivo - turistiche, che hanno omesso di versare al Comune di Rimini l’imposta di soggiorno riscossa dai clienti per un totale di circa 400 mila euro. 6 milioni di euro di appalti pubblici sono stati sottoposti a controllo riscontrando irregolarità per 4 milioni di euro. Le frodi più insidiose svelate dagli accertamenti delle Fiamme Gialle di Rimini, scoperte in danno del bilancio pubblico nazionale e comunitario sono state pari a 1,2 milioni di euro, mentre si attestano a 30 mila euro quelle nel settore della spesa previdenziale e sanitaria. I denunciati sono stati 80, dopo l’esecuzione di 102 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica. Oltre 71 i controlli svolti nei confronti di cittadini beneficiari di prestazioni sociali agevolate, esenzione di ticket sanitario, assegni per le mense scolastiche e borse di studio. I risultati ottenuti sono significativi: oltre il 70% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità (51 irregolari su 71 eseguiti).

LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ECONOMICO- FINANZIARIA

Le indagini patrimoniali contro le “mafie”, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca (e ristabilito il possesso da parte dello Stato) di beni e valori stimati pari a 9 milioni di euro (tra i quali emergono beni immobili per 2,1 milioni di euro – beni mobili registrati per 543.000 euro – aziende per 1 milione di euro – quote societarie e titoli per 600.000 – disponibilità finanziarie per oltre 4 milioni). Ulteriori 18 milioni di beni sono stati sequestrati in attesa della confisca, mentre le richieste di sequestro patrimoniale avanzate all’Autorità Giudiziaria, sulla base dei 170 accertamenti patrimoniali eseguiti, ammontano per gli ultimi 17 mesi a un valore complessivo di 140 milioni di euro. La Guardia di Finanza di Rimini nell’ultimo anno e mezzo ha denunciato per riciclaggio e autoriciclaggio 15 persone ( di cui due tratte in arresto) ed eseguito sequestro di beni, su ordine della Magistratura, per oltre 6 milioni di euro. In tale ambito sono stati eseguiti, anche, 300 controlli nei confronti di Money Transfer, “Compro oro” ed esercenti e distributori dei servizi di “gioco” verificando le posizioni di 374 persone e verbalizzando 3 operatori per violazioni di natura amministrativa. La lotta al fenomeno del riciclaggio non si fa però solo con la repressione, ma anche con un’azione preventiva costituita dall’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette che provengono da Banche e professionisti (notai, consulenti fiscali, ecc.) Delle oltre 1.387 segnalazioni esaminate, 632 sono state sottoposte a indagini più approfondite, mentre 384 sono stati i controlli sui movimenti di denaro contante eseguiti dai Finanzieri riminesi presso i confini terrestri e navali, in particolare presso l’aeroporto internazionale “Federico Fellini” di Rimini, dove sono stati intercettati valuta e titoli per 1.150.000 euro. 4 35 le investigazioni svolte in materia di reati fallimentari, al cui termine sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 69 persone e già sottoposti a sequestro beni per 800 mila euro su un totale di patrimoni risultati distratti per un valore accertato di oltre 18 milioni di euro. Anche la contraffazione e il commercio di merce priva dei previsti requisiti di sicurezza fanno male all’economia della provincia perché danneggiano gli operatori onesti, mettendo a rischio potenziale la salute dei consumatori. A dimostrazione dell’incisivo impegno esercitato si possono citare gli oltre 7,5 milioni di articoli illecitamente commercializzati sequestrati dalle Fiamme Gialle riminesi nell’ultimo anno e mezzo, di cui contraffatti oltre 500 mila, mentre i rimanenti sono contraddistinti o da falsa indicazione del made in Italy o privi di etichettatura di indicazioni l’origine e qualità a tutela della salute e sicurezza dei consumatori. Nella lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale infatti sono stati conclusi complessivamente 70 interventi, con 65 soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria, di cui 2 tratti in arresto eseguendo nei loro confronti il sequestro del patrimonio aziendale e personale per un valore di circa 20 milioni di euro.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E SICUREZZA PUBBLICA

2100 pattuglie impiegate nel controllo economico del territorio, anche per le chiamate al numero di pubblica utilità 117, ed in armonica sinergia e coordinamento con le altre Forze di Polizia presenti nella provincia, specie in occasione dei principali eventi che hanno interessato la provincia quali la “Notte Rosa”, “Molo Street Parade” e “Moto GP”. Con l’ausilio delle unità cinofile (i cani Donny e Ulla) sono stati eseguiti oltre 200 interventi, riscontrando oltre un centinaio di violazioni e verbalizzando 113 soggetti dei quali 11 denunciati all’Autorità Giudiziaria (di cui 8 tratti in arresto in flagranza) e 102 segnalati all’Autorità Prefettizia con il sequestro di oltre 4 kg di sostanze stupefacenti.

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