Rimini, allarme da Mosca: "Via libera totale allo Sputnik o niente turisti russi"

«Quando l’ad di AiRiminum Leonardo Corbucci parla di segnali sul turismo russo da leggere bene, dice la verità. C’è il rischio che di ospiti russi se ne vedano davvero pochi la prossima estate». Non usa giri di parole Alessandro Ravaglioli ex consigliere comunale del Carroccio dove è approdato dopo una lunga militanza in Forza Italia.

L’ingegnere leghista è di casa a Mosca dove si reca spesso per motivi di lavoro e sentimentali: è infatti sposato con una giovane moscovita.

Ed è dalla Piazza Rossa che lancia la sua preoccupata analisi sulla stagione stagione turistica 2022. «La situazione riminese è abbastanza preoccupante. I turisti russi per abitudine programmano le loro vacanze con grande anticipo. Ed ora stanno puntando le loro attenzioni su Paesi come la Turchia e l’Egitto dove il vaccino Sputnik è stato riconosciuto. Anche la Grecia, nonostante l’Europa, continua a sorvolare sulla sua approvazione e sta adottando misure per attirare questa importante fetta di turisti».

Il via libera a Sputnik dall’Italia, in realtà è appena arrivato, però serve l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima della partenza se antigenico o 72 ore prima se molecolare. Ciò non toglie che «per un cittadino russo venire in Italia è un problema. Le nostre autorità consolari fino a ieri, rilasciavano visti solo per motivi di lavoro dopo la presentazione di un’ampia documentazione. Temo che tutti questi paletti possano frenare le vacanze in Riviera».

Ravaglioli racconta di come la popolazione russa non capisca l’ostracismo verso il loro vaccino. «O meglio – precisa – sono tutti convinti che sia solo una questione economica. Del resto tutti sanno che lo Sputnik costa appena 8 dollari a dose a fronte dei 23 dollari a dose di Pfizer. Recuperare il turista russo, una volta che se ne è andato, è molto difficile».

Non solo Sputnik

A complicare la situazione c’è anche la crisi con l’Ucraina «una situazione molto delicata perché l’unica certezza assodata - continua Ravaglioli - è che Mosca non acconsentirà mai alla Nato di portare le proprie truppe a Kiev. La gente attende di vedere le prossime mosse degli Usa».

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