Rimini. Aggredisce la ex al ristorante, cuoco finisce in manette

Nonostante la fine della loro burrascosa e violenta relazione che l’aveva costretta a vivere per un periodo sotto protezione, gli aveva dato un tetto dove vivere e lo aveva messo a libro paga come cuoco nel suo locale. Ma non è bastato: lo scorso Ferragosto, infatti, lui l’ha nuovamente aggredita. Per l’ultima volta. La donna, infatti, esasperata, il giorno dopo è andata dai carabinieri e l’ha nuovamente denunciato. L’indagine lampo che ne è scaturita ha spalancato al 39enne le porte del carcere di Rimini, in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Vinicio Cantarini. A chiederne la cattura con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e minacce il Pm Luca Bertuzzi.

La storia

È la seconda ordinanza che lo colpisce. La prima, a gennaio, l’aveva ristretto ai domiciliari. Agli arresti era rimasto due mesi. Poi, tornato in libertà, ha ripreso a perseguitare la donna cui aveva già fatto vivere sei anni d’inferno. Le prime avvisaglie, ha scritto nella denuncia, il 31 maggio quando inferocito perché alla donna era stata sequestrata l’auto usata senza assicurazione, accortosi che la sua ex si stava lamentando con la sorella del suo comportamento, si era armato di un bastone e di una tanica di benzina; quindi aveva telefonato all’ex suocera cui aveva intimato di non avvicinarsi all’abitazione dove anche la vittima ogni tanto si fermava per riposare, altrimenti avrebbe appiccato il fuoco. Nonostante l’intervento dei carabinieri la donna aveva deciso di non denunciarlo. A giugno l’ennesima feroce aggressione verbale fatta di insulti e pesanti minacce, l’aveva costretta a barricarsi nella sua stanz in preda ad una crisi sedata dal 118. A luglio, invece, era riuscita a schivare l’armadietto che l’uomo le aveva lanciato contro durante l’ennesima discussione. A Ferragosto, poi, ubriaco fradicio, ha seriamente danneggiato a colpi di mattarello il locale mentre la minacciava di morte. Aggressione verbale contro di lei e la madre continuata anche all’arrivo dei carabinieri. Minacce di morte e insulti profusi in abbondanza pure con telefonate e messaggistica varia.

I precedenti

Nella denuncia ha quindi ricordato alcuni dei momenti più brutti della loro storia. Come quando all’inizio della loro relazione nel 2017 si era buttata fuori dalla macchina in movimento nel pieno di una litigata. Lui era tornato indietro ma anziché soccorrerla l’aveva presa a pugni in faccia. Sangue che era tornato a scorrere quando era finita a camminare sulle schegge di una vetrata che lui aveva mandato in mille pezzi. L’uomo è difeso di fiducia dall’avvocato Antonio Bove del Foro di Bologna.

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