Rimini, 93enne salvato dai medici a Natale

Una bella pagina di sanità pubblica, e ce ne sono tante anche se spesso non trovano il giusto spazio, una vicenda che riempie d’orgoglio civico e di soddisfazione per un sistema sanitario che si conferma un’eccellenza nel mondo. Il protagonista è Italo Bronzetti, pensionato di 93 anni di Verucchio che ha vissuto quattro giorni davvero tosti, dal 24 al 28 dicembre. L’anziano si è sentito male alla vigilia di Natale, aveva problemi a livello intestinale, ed è stato ricoverato all’Ospedale Infermi di Rimini alle 22. In breve arriva la diagnosi: occlusione intestinale e l’unico modo per salvare la vita al paziente è sottoporlo al più presto ad un intervento chirurgico. È l’unico modo per risolvere in maniera certa la patologia, in caso contrario Italo Bronzetti, tra l’altro non vedente ormai da dieci anni, sarebbe stato in serio pericolo di vita. «I medici ci hanno spiegato che c’era una sola via, l’intervento chirurgico – spiega il figlio Luigi – con tutti i rischi connessi però ad un intervento effettuato su una persona di 93 anni. Ci è stato detto che il livello di rischio dell’intervento era medio-alto, ma era l’unica strada per venirne fuori, l’unico modo per salvargli la vita».

Una decisione difficile da prendere, in poche ore: «Ne ho parlato con mio fratello Andrea e lui come me era d’accordo per l’intervento, ne abbiamo parlato anche con nostro padre e non ha avuto esitazioni, nonostante il pericolo in se dell’operazione».

Avuto il via libera l’intervento è programmato d’urgenza per la mattina del giorno di Natale, iniziato alle 10 si è concluso alle 15, con esito positivo. Cinque ore passate in sala operatoria il giorno di Natale per salvare una persona, i medici diventano in breve gli eroi di questa vicenda. «Quello che a mio babbo è piaciuto molto – sottolinea Luigi Bronzetti – è che i medici erano contenti ed emozionati per l’intervento riuscito alla perfezione, e al suo risveglio hanno festeggiato con lui. Mentre tutti erano fuori a festeggiare il giorno di Natale, questi medici hanno fatto un grande lavoro, per questo mio padre e tutta la famiglia vuole ringraziarli per quanto hanno fatto, in particolare vogliamo ringraziare il Reparto di Chirurgia dell’Ospedale Infermi di Rimini, tutti coloro che hanno contribuito a questa vicenda». Alessandro Giuliani