A Rimini 5mila bimbi delle elementari seguiranno il "metodo finlandese"

Rimini

RIMINI. Oltre 5mila studenti delle scuole elementari dal prossimo anno didattico seguiranno il “modello finlandese”. Pochi compiti a casa, niente zaini pesanti, dieci minuti di ricreazione (definita attiva e creativa) ogni venti di lezione. Al progetto messo in campo dall’assessore alla pubblica istruzione, Mattia Morolli, hanno aderito tre istituti comprensivi: “Marvelli”, “Centro storico” e “Rimini sud”. Per un totale di circa 5.300 alunni. La sperimentazione partirà ovviamente in settembre, dopo un necessario tirocinio a carico degli insegnanti.

Made in Finlandia
In febbraio durante gli Open day, i genitori hanno manifestato un particolare gradimento per il progetto riminese la “Scuola senza zaino”. Sull’onda della stessa filosofia didattica, almeno 200 famiglie hanno proposto all’assessore Morolli di prendere in considerazione la possibilità di sperimentare il modello finlandese. Esiste un precedente, a Piandimeleto, così una delegazione riminese è partita alla “scoperta” della Finlandia.
«Il modello finlandese - spiegò Morolli al ritorno - prevede spazi diversi rispetto a quelli che tutti conosciamo. I ragazzi stanno a gruppi, in tavoli circolari, è l’insegnante che si sposta. Ogni venti minuti di lezione ne sono previsti dieci di ricreazione attiva in cui si fa comunque qualcosa di utile, poi altri venti di lezione. La didattica inoltre fa ampio ricorso alle tecnologia digitale, i programmi sono diversi, ad esempio in storia non si segue un percorso cronologico, ma si studiano le varie tematiche. Giusto per capire, la democrazia, dai greci fino alla rivoluzione francese».
Il modello finlandese applicato a Piandimeleto stabilisce una una settimana di cinque giornate, divise esattamente a metà: due mezze dedicate alle materie umanistiche e il resto a scienze, matematica, geografia e attività fisica. Esistono poi spazi relax con divani, computer, mentre la scuola resta aperta anche nelle ore pomeridiane e i compiti per casa sono ridotti al minimo.

“Siamo tutti finlandesi”
Cosa succede adesso a Rimini? Circa quaranta insegnanti - ricorda l’assessore Morolli - hanno già partecipato a un momento di formazione dedicato alla didattica finlandese. Dopo l’estate seguirà un ulteriore momento di approfondimento, in modo da partire con una prima sperimentazione nell’anno scolastico 2019-2020. Un inizio “soft” per entrare a regime mese dopo mese.

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