Rimini, 15enne denuncia: "Violenza sessuale da uno sconosciuto"

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Ragazzina quindicenne aggredita in strada mentre torna a casa da uno sconosciuto e costretta a compiere un atto sessuale. «Era un africano alto un metro e novanta, ero terrorizzata: non sono riuscita neanche a chiedere aiuto». Il racconto della vicenda è al vaglio degli investigatori della Squadra mobile di Rimini, ed è forse ancora presto per trarre delle conclusioni, ma l’ombra di un nuovo Butungu, lo straniero autore di un doppio violento stupro nell’estate del 2018, si allunga su una riviera già funestata da episodi di cosiddetta microcriminalità: molestie, rapine da strada e furti. La vicenda risale a qualche sera fa. La ragazzina, dopo una serata tranquilla trascorsa a casa con gli amici, fa ritorno verso la propria abitazione. Non sono neanche le 23 ed è a poche centinaia di metri da dove vive assieme ai suoi genitori. È a due passi dal mare e in giro c’è un sacco di gente, anche brutti ceffi, ma lei va per la sua strada. All’improvviso, però, da dietro un’auto in sosta sbuca lo sconosciuto. Le taglia la strada e le toglie il fiato. Le rivolge la parola in un italiano stentato, forse è una proposta oscena, ma lei cerca di tirare dritto finché lui, stando al racconto dell’adolescente, la afferra per un braccio e la trascina via. Dapprima verso di sé e poi al riparo da sguardi indiscreti, ai bordi della strada, tra una macchina parcheggiata e uno degli alberi che costeggiano il marciapiede. Una zona in penombra, rispetto all’illuminazione pubblica, dove si consuma la violenza. Lui l’avrebbe costretta a fare delle cose tenendole la testa. Quindi, fatti i suoi comodi, si è dileguato nel nulla così come era apparso. Una volta a casa, la ragazzina, in preda a conati di vomito, è corsa a farsi la doccia, a lavarsi compulsivamente i denti. Nel frattempo ha scritto dei messaggi al fidanzatino, incredulo di fronte a un racconto così crudo. Infine, di fronte all’evidente disagio provato dalla figlia, confusa e sotto choc, la madre ha capito che le era successo qualcosa di grave e l’ha accompagnata in ospedale. I poliziotti hanno sequestrato gli abiti che la minore indossava: saranno analizzati. Alle poche parole rivolte ai medici e a un primo frammentario racconto dei fatti con la descrizione dello sconosciuto, seguirà probabilmente un interrogatorio più approfondito alla presenza di uno psicologo, così come è previsto per i minori. Il caso, delicato, è affidato al pubblico ministero Davide Ercolani. Molti ancora i punti oscuri nella ricostruzione dell’accaduto, sarebbe sbagliato dare vita a una prematura caccia alle streghe. Certo è che gli episodi di molestie in strada si moltiplicano. Sbandati di notte si incontrano non solo nelle zone periferiche o vicino alla stazione, ma anche nel cuore di Marina centro o nella zona del porto. L’altra notte due equipaggi della polizia stradale sono intervenuti in spiaggia, nella zona di Marina centro, a Rimini e hanno denunciato a piede libero un ventottenne tunisino per molestie sessuali nei confronti di una 19 enne turista di Cuneo.

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