Rigassificatore, ecco il tracciato previsto a Punta Marina

Ravenna

RAVENNA - C’è un motivo per il quale l’amministrazione comunale e gli altri enti pubblici hanno recapitato alla Regione una serie di puntigliose osservazioni sul rigassificatore e sul metanodotto: sono necessarie ai fini della procedura d’urgenza scelta dal governo che permette all’impianto di saltare una serie di passaggi burocratici, con l’obiettivo dichiarato di chiudere tutto l’iter in 120 giorni.

Una scelta criticata dal mondo ambientalista che ha ricordato come si saltino delicati step che normalmente richiederebbero mesi, come la Valutazione di Impatto Ambientale. Tutto in altre parole viene condensato in un unico procedimento. Una volta arrivata, l’autorizzazione al progetto «avrà effetto di variante agli strumenti urbanistici e comporterà per le aree interessate dal progetto apposizione del vincolo preordinato all’esproprio». Questo è uno dei cardini della questione: sarà più difficile per l’amministrazione esprimersi quando la Regione avrà vidimato il progetto e inoltre, dice la normativa, «gli enti locali non possono autorizzare interventi edilizi incompatibili con la localizzazione dell'opera». Il rigassificatore, considerato opera pubblica strategica, avrebbe quindi la priorità. Perciò si sta entrando nei dettagli già in questa fase.

L’amministrazione ha ribadito a più riprese a Snam di spostare l’impianto a terra, che comprende alcuni macchinari e una candela di scarico in un’area di 16mila metri quadri. La zona individuata nel progetto dell’azienda si pone a poche centinaia di metri dall’abitato di Punta Marina (come si vede dal tracciato che pubblichiamo), in zona parcheggio scambiatore, e sarebbe visibile da tutti i turisti in transito su via Trieste. Un’area in cui è previsto lo sviluppo di un quartiere residenziale, il raddoppio dello stesso parcheggio e una riforestazione della zona tra i lidi e la città. Il Comune ha chiesto di spostare l’impianto a sud ovest, in una zona più lontana dal paese e più prossima al futuro sviluppo portuale della città. Tra le richieste del Comune ne emerge un’altra e riguarda questa volta viale Cristoforo Colombo, il lungomare di Punta Marina. In un tratto di questa strada sarà interrata la condotta del rigassificatore che poi, con tecnologia “tranchless”, attraverserà la pineta. Sul cantiere c’è il via libera del Servizio Mobilità, con una prescrizione fondamentale che riguarda in realtà anche il resto della zona: «Tutti i lavori che interesseranno il litorale, il viale Colombo, la zona sosta del parco marittimo (se saranno confermati in quest’area ndr.) non dovranno essere eseguiti nella stagione estiva». La fase delle osservazioni si è conclusa nei giorni scorsi e ora Snam dovrà rispondere alle numerose sollecitazioni degli enti. Oltre a quelle di Palazzo Merlato, da ricordare quelle di Arpae, in particolare sulle emissioni, dei Vigili del Fuoco sulla sicurezza della nave rigassificatrice, di Autorità portuale sull’esecuzione dei dragaggi, della Soprintendenza sugli scavi del metanodotto e della Forestale sulla vicinanza con la pineta. Se le integrazioni saranno ritenute congrue da enti eRegione, il rigassificatore avrà il via libera definitivo.


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