Rifiuti a Imola, cresce la differenziata ma gli abbandoni continuano

Imola

IMOLA. Stando alle stime attuali, ad Imola la raccolta differenziata dei rifiuti urbani ha raggiunto nel 2019 il 75% su base annua, quasi 4 punti in più rispetto al 2018. Sempre in confronto con il 2018, si è registrato anche un calo di quasi 1.287 tonnellate di rifiuto indifferenziato. Il risultato, fa sapere il Comune, è stato raggiunto grazie all’impegno e alla collaborazione della maggioranza dei cittadini, che quotidianamente si occupano della corretta differenziazione dei rifiuti, e alla riorganizzazione dei servizi, avviata dal Comune insieme al gestore Hera nel 2016, che si è conclusa nella scorsa estate con l’avvio del nuovo modello per il centro storico, che avrebbe marcato la differenza.

Questo nonostante sia sempre presente il fenomeno dell’abbandono di rifiuti, che negli ultimi anni è costato mediamente alla comunità 150mila euro di spese extra versate a Hera per raccogliere tutto ciò che non viene correttamente conferito nei cassonetti o negli spazi del porta a porta per il centro storico. A fronte di tanti cittadini virtuosi, quindi, vi sono ancora persone che non conferiscono i loro rifiuti correttamente ai sistemi di raccolta e non si fanno scrupolo di abbandonare sacchi di rifiuti su suolo pubblico, per lo più proprio a fianco dei contenitori stradali.

Su questo fronte il Comune ha rinnovato la collaborazione con le Guardie Ambientali Metropolitane, già da anni attive sul territorio, che negli ultimi mesi hanno svolto specifiche attività di vigilanza in collaborazione anche con le ditte incaricate da Hera dello svolgimento dei servizi di raccolta. «In primo luogo il nostro ruolo è quello di educare ed informare i cittadini – racconta Aldo Gardi delle Guardie Ambientali Metropolitane –; a questo aggiungiamo un controllo continuo sulla città. Rispetto a questo ambito di intervento, oltre all’attività ordinaria, su richiesta del Comune di Imola è partita nell’ottobre scorso un’attività ispettiva in collaborazione con Hera. Sono stati effettuati oltre novanta controlli nelle postazioni di raccolta e sono stati elevati cinquanta verbali. La sanzione per noi è l’extrema ratio ma si spera che serva per sensibilizzare chi la riceve ad attenersi alle regole e a rispettare il decoro pubblico».

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