Dopo la tragedia dello scorso 7 ottobre, riparte l’attività del Centro 21, con i laboratori anche nell’atelier di viale Cilea. La macchina della solidarietà intanto continua ad essere attiva, ma non può fermarsi il lavoro di volontari e famiglie per i ragazzi della cooperativa, che con entusiasmo, dopo la tremenda perdita di un pezzo della loro realtà, hanno voglia di ricominciare e portare avanti i progetti a cui stavano lavorando Massimo e Romina.
Voglia di ricominciare e di non spegnere le luci
«Finalmente ricominciamo con le attività – spiega Cristina Codicè, Presidente di Cuore 21, madre di Maria, che è volata in cielo assieme Romina, Alfredo, Francesca, Rossella, Massimo e Valentina -. Vogliamo non solo andare avanti, ma far sì che non si spengano le luci sulla nostra realtà dopo la tragedia. C’è stata grande solidarietà, un abbraccio collettivo, ma voglio sperare che continuino a sostenerci. Sono fiduciosa che i riccionesi sposino la nostra causa ancora di più».
Ripartire “nel rispetto dei tempi dei ragazzi”
«Oggi pomeriggio (ieri ndr) siamo ripartiti con le attività – racconta la Presidente che ci accoglie nell’atelier dove sono in vendita i lavori dei ragazzi e da dove partiranno le prossime iniziative – questa settimana incontreremo tutti i pomeriggi i ragazzi, per capire come stanno affrontando la situazione, le loro difficoltà. Dalla prossima, se percepiamo che il sostegno che stanno avendo da figure professionali, messe a disposizione sia a loro che ai parenti, è sufficiente e se loro stanno meglio, potremo pensare a ripartire con le attività in calendario. Diversamente ci prendiamo un po’ di tempo, in base al bisogno dei ragazzi». Sin dai primi giorni dopo la tragedia, le famiglie si sono sostenute a vicenda, senza chiudersi singolarmente nel proprio dolore, cercando di farsi forza vicendevolmente per l’immane perdita. Anche gli educatori sono stati seguiti: «Ci siamo fermati per due settimane, ognuno ha dovuto metabolizzare, per quanto sia possibile. Adesso ripartiamo».
La macchina della solidarietà non solo continua, ma si accresce
Innumerevoli sono stati i messaggi di vicinanza ad una realtà che è parte integrante della città, perché i ragazzi sono quotidianamente accompagnati ad integrarsi, ad avere un ruolo attivo nella comunità, cosa che non solo contribuisce da un punto di vista produttivo, ma soprattutto è fondamentale per la loro crescita caratteriale. Il loro approccio al lavoro è fatto di dedizione, impegno e disciplina. Tutto nasce da collaborazioni importanti, create proprio dal dialogo che i responsabili della cooperativa Cuore 21 hanno creato in questi anni con le attività del territorio. «Abbiamo perso dei “pilastri” – continua Codicè - ma abbiamo altre 50-60 famiglie che contano su di noi, non possiamo permetterci di fermarci. La solidarietà di tante realtà ci ha stupito, abbiamo ricevuto diverse donazioni, altre raccolte fondi sono in atto, strutturate in maniera temporale, da cui riceveremo i proventi al loro termine. Qualcosa si sta muovendo».
Le esigenze del Centro 21
Ora più che mai la cooperativa Cuore 21 - Centro 21 ha bisogno di aiuto e soprattutto di spazi «perché le iscrizioni stanno aumentando anche da fuori provincia – racconta Codicè - i servizi sociali e gli assistenti ci stanno inviando delle persone che hanno bisogno di diverse attenzioni, su cui gli interventi possono richiedere una separazione degli spazi e l’organizzazione di altre attività, differenziate: ecco perché ci stiamo attivando nella ricerca di nuove strutture che però hanno bisogno di alcune caratteristiche, innanzitutto l’accessibilità, devono essere luoghi che permettano ai ragazzi di arrivare anche in autonomia, uno dei pilastri su cui lavoriamo è renderli indipendenti. Non può essere un luogo decentrato, per ognuno è diverso, ma è basilare» conclude. Si sta lavorando pertanto alle emergenze, continuare con il percorso a cui Massimo Pironi e Romina Bannini stavano lavorando. Ora più che mai c’è bisogno che la comunità sia coesa e contribuisca affinché la realtà del Centro 21 non si fermi nella sua crescita di sostegno e inclusione.