Riccione, "viale Dante: degrado e pericolo". Raccolte 150 firme

«Siamo stanchi di essere la Cenerentola di Riccione». La protesta monta in viale Dante: in due giorni sono state già raccolte 150 firme. A farsi portavoce dei residenti e commercianti della zona di viale Dante e aree limitrofe, con una petizione, è l’ex assessore al Turismo (all’epoca Ds), Clara Ermeti.
Pericoli e scarso decoro
Il suo j’accuse passa in rassegna le maggiori criticità in cui dice «viene affossato uno dei viali più importanti di Riccione, a partire «dal degrado dei marciapiedi e delle strade». Nel mirino anche la pavimentazione del viale «totalmente sbagliata fin dalla sua scelta, in quanto non adatta a un’area trafficata e con parcheggi ai lati della strada». Ermeti incalza: l’area che va da viale Galli a viale Verdi sta diventando la “Cenerentola di Riccione”. E non lesina dettagli, ribadendo la necessità della messa in sicurezza della zona: «Siamo stanchi di assistere a incidenti di cittadini e turisti che, camminando per i marciapiedi del viale, inciampano, cadono e si feriscono anche in modo grave. Inoltre davanti ai nostri negozi e alle abitazioni, ci sono mattonelle spaccate, buchi pericolosi e pietre sparse ovunque». E lamenta pure i pericoli che comporta «transitare con auto, moto, e biciclette su strade rialzate da cunette pericolose».«Luminarie ridicole»
Che il problema siano i pini e «che quindi non si possa fare niente» è poco credibile per negozianti e residenti esasperati ormai «dall’assistere impotenti a qualche sporadica e ridicola riparazione, qua e là, con qualche secchio di cemento». Criticando la polvere sotto al tappeto, il gruppo punta il dito contro «il disinteresse da parte dell’amministrazione verso quel centro commerciale all’aperto che è viale Dante». Un dato evidenziato – a dire dei residenti – anche dalle luminarie di Natale, definite con una punta di sarcasmo «una ridicola accozzaglia di luci raccattate qua e là, non uniformi. Un ripiego montato all’ultimo dopo le numerose proteste dei commercianti».Dopo le polemiche vengono le richieste urgenti: «Servono opere di riparazione e risanamento dei viali e dei marciapiedi, in attesa di un’opera intervento importante e definitivo». I cittadini che desiderino firmare la petizione, conclude Ermeti, possono recarsi presso i seguenti negozi: Parrucchiera Patty via Rossini, Profumeria Eden via Dante 196, Tabaccheria Matteini via Dante 168, Carpediem viale Dante 170, Foto Kino Casalboni viale Dante 255, Fulvia bigiotteria viale Dante 136.
La replica dell’amministrazione
L’assessore ai Lavori pubblici Simone Imola ribatte spiegando che «questa giunta ha rilevato da poco le redini della città e deve far fronte a un quadro particolarmente complicato sul fronte delle manutenzioni stradali e dei marciapiedi, avendo risorse abbastanza limitate da investire. Così è necessario fissare delle priorità».L’assessore assicura comunque che alcuni lavori in viale Dante verranno effettuati «a partire dai giardini dell’Alba per il ripristino del decoro, intervento che dovrebbe essere ultimato prima di Pasqua. Poi si andrà avanti in base alle priorità anche in funzione delle risorse disponibili». E aggiunge: «L’amministrazione comunale è comunque disponibile a incontrare gli operatori e concordare un piano degli interventi. Non va però dimenticato che la riqualificazione del viale non è semplice, perché la pavimentazione è costosa e i materiali sono difficili da reperire».
L’obiettivo della giunta Angelini è comunque quello di arrivare «entro la fine della legislatura al progetto di restyling dell’intero viale Dante, con precedenza alla parte che va da viale Ceccarini fino al porto, mentre l’altro lato verrà sistemato in futuro».