Riccione, va all’estero e chiude per giorni due rottweiler nelle gabbie dentro un garage

Riccione

Se ne va all’estero e lascia per cinque giorni i suoi due rottweiler chiusi in garage. Ringhiavano, intrappolati nello spazio angusto di un trasportino, senza la possibilità di muoversi o di trovare riparo dall’afa. Affamati e impauriti, una ciotola di acqua ormai fetida e le zampe che scivolavano in mezzo all’urina e ai loro stessi escrementi.

La storia

È lo spettacolo agghiacciante che si è palesato agli occhi di Massimiliano Lemmo, presidente dell’associazione “Konrad Lorenz”, che si occupa della gestione del canile intercomunale di Riccione, e del suo staff. Giunti sul posto hanno messo in sicurezza gli animali da una situazione molto pericolosa per la loro incolumità.

Si tratta degli stessi molossoidi che qualche anno fa il proprietario aveva aizzato contro le oche in un parco, sempre nella Perla Verde, spingendoli a sbranarle. Un fattaccio che lo vide denunciato da alcuni passanti e poi condannato per maltrattamenti. All’episodio ne sono seguiti altri dove, in barba alla prescrizioni ricevute, spingeva i due ad aggredire i loro simili. Finché, la scorsa settimana, ha deciso di voltare pagina e andarsene all’estero, pare per sempre. All’inizio, almeno stando a una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe voluto portare con sé i cani, un maschio di 4 anni una femmina di 3, ma giudicando i costi improponibili ha preferito chiuderli nei kennel e abbandonarli nel buio di un garage, pensando che i familiari riuscissero a prendersene cura, sebbene non avessero mai avuto l’occasione di rapportarsi con i due animali.

Il resto è noto. I parenti hanno cercato di avvicinarsi alle gabbie ma i quattrozampe si sarebbero dimostrati molto aggressivi. Così, dopo aver passato un po’ di crocchette attraverso la rete, si sono trovati, presi dal panico, nella situazione di non sapere più cosa fare. Era lunedì scorso ma fino a venerdì nessuna telefonata è arrivata al canile.

«Abbiamo usato tutta la nostra esperienza», spiega Lemmo ripercorrendo a ritroso il salvataggio appena messo a segno. Nonostante le finestre fossero aperte, il caldo era davvero soffocante e l’odore nauseabondo. I cani erano molto spaventati, oltre che affamati e reagivano di conseguenza, com’è comprensibile, data la situazione. Il primo passo è stato farli bere e poi liberarli con tanta pazienza, calibrando ogni mossa per non essere morsi. Una volta prelevati, li hanno ricoverati in via momentanea in una pensione per animali del Riminese, dato che in canile non c’era posto.

«Li accoglieremo tra una o due settimane – prosegue il presidente – per poi iniziare la rieducazione grazie a esperti come Silvia Montesano, noto veterinario comportamentalista e allo staff di educatori di The Lorenz’s Pack che lavora in canile».

La denuncia

Intanto la denuncia è già stata fatta ai carabinieri mentre Dna, Animal Freedom e Gaia hanno manifestato la propria disponibilità, qualora ci fossero gli estremi, per costituirsi parte civile. «Le nostre visite sono giornaliere – spiega ancora Lemmo - e faremo di tutto per garantire a questi due nuovi amici un po’ di tranquillità prima di lavorare con loro sulla relazione. Sono cani recuperabili - sottolinea - che hanno vissuto un’esperienza negativa con la persona sbagliata. L’auspicio, ora, è che abbiano al più presto la vita che meritano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui