Riccione. Un premio al volontariato in ricordo di Massimo Pironi

Riccione

Un premio al volontariato riccionese in memoria di Pironi. A proporre l’iniziativa nella giornata di ieri è stato Francesco Cesarini, presidente di “Famija arciunesa” che non ha lesinato dettagli: «Il riconoscimento “Massimo Pironi”, ex sindaco di Riccione e fondatore di Cuore 21, sarà assegnato a associazioni di volontariato che operano nella Perla, distinguendosi per l’impegno e il lustro assicurato ala città». E in un quadro ancora da delineare s’impone la certezza di una data. «La premiazione avverrà il 7 ottobre 2023 – spiega - a un anno esatto dal tragico incidente consumato lungo la A4 a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, e costato la vita a Massimo, l’educatrice Romina Bannini e 5 ragazzi con disabilità seguiti da Cuore 21». L’obiettivo, prosegue, è celebrare la cultura della solidarietà «offrendo un sostegno concreto, un premio in denaro ancora da definire, ma soprattutto puntare i riflettori su realtà meritorie». Per farlo è pronto a chiedere una mano. «Massimo ha bussato a tante porte per sostenere Cuore21 e noi seguiremo il suo esempio», rammenta annunciando: «Per omaggiare Romina valorizzeremo la figura di un volontario». Nell’attesa c’è un anno di tempo per organizzare l’evento, lanciando la raccolta fondi e aprendo a breve le iscrizioni dietro la presentazione di progetti. Quanto alla premiazione, Cesarini fa presente che sarà da valutare se e come coinvolgere il pubblico, mentre è certo che l’iniziativa sarà rivolta ad associazioni a 360 gradi e non solo a quelle attive sul fronte della disabilità.

Il sorriso di Max

Intanto nella cucina-laboratorio donata nei giorni scorsi al Centro 21 di via Limentani dal Cna Riccione è già appeso un quadro alla Andy Warhol che durante gli esperimenti gastronomici per conquistare la propria indipendenza ricorderà ai ragazzi il suo sorriso. A donarlo è stato l’artista relazionale Antonio Spanedda chiamato a realizzarlo da Cna nel 2010 nell’ambito del progetto “IO TI AMO”, «un modo non convenzionale per esprimere sentimenti». Spiega Spanedda: «Da allora condivido “IO TI AMO” con quanti credono di migliorare la propria esistenza e cambiare il mondo attraverso l’amore. Ho raccolto centinaia di storie di gente innamorata della vita, come Massimo: spero rimanga vivo il suo ricordo anche per le generazioni future».

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