Riccione. "Tosi vai a casa", bufera sul video in Comune

Riccione

«La prima vittima è Renata, la seconda sono io». Commenta così la neosindaca di Riccione, Daniela Angelini, il video che ha amareggiato il passaggio di consegne tra lei e la sindaca uscente Tosi. Si stava allontanando dal Municipio al fianco dell’ex assessora Laura Galli, con i fiori ricevuti da Angelini ancora tra le mani, quando da una finestra del palazzo comunale qualcuno ha pensato bene di filmare Renata Tosi a sua insaputa. A fare da sottofondo è una voce femminile che ripete: «Vai a casa, via, sciò». Poche ore dopo la consegna del tricolore e delle chiavi del Comune, la breve clip girata con il cellulare aveva già fatto il giro dei social diventando virale. A postare il video su Facebook aveva provveduto anche l’ex consigliera di “Noi riccionesi” Marzia Boschetti commentando: «Bel modo di ricompattare la città». A farle eco era seguita la riflessione di Tosi: «Dinanzi al tremendo video, mi attendevo scuse dirette personali e almeno telefoniche. E voglio dirvi che ciò non è successo. Il resto è noia».

Le parole di Angelini

Ora Angelini fa sapere che la telefonata è avvenuta ribadendo quanto scritto sotto al post di Boschetti e poi tramite comunicato: «Prendo le distanze dal video come manifestazione di un atteggiamento intollerabile e irresponsabile. Chiedo scusa a nome di tutti e anticipo che continuerò a impegnarmi, per far in modo che questo genere di cose non accada neanche per iniziativa dei singoli». Ora aggiunge: «Sono entrata in pieno nel mio ruolo, viste le urgenze, anche se avrei desiderato qualche giorno di riposo. Per mia indole non seguo i social, perciò non sono venuta subito a conoscenza di quel che era successo ma, appena saputo, ho scritto subito le mie scuse su Facebook e in un comunicato. Dopo ho anche telefonato a Renata esprimendo il mio dispiacere e facendo presente che dopo di lei sono la seconda vittima». E ribadisce: «È difficile imputare il gesto all’autore: non è vero che al momento dell’insediamento ci fosse solo il mio staff o chi mi ha appoggiato, era presente infatti anche parte della cittadinanza. Ma torno a ribadire che quel che è successo è sbagliato, non si fa e che la situazione non è nelle mie corde. Condannerò sempre episodi del genere».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui