Riccione. Santi avverte il centrosinistra: "Così si perde"

Riccione


«È ora che basta». Non si smentisce Riziero Santi, sindaco di Gemmano, presidente della Provincia, ex segretario Pds e militante Pd. Con quattro semplici parole avverte il centro sinistra di Riccione, città che prima dell’estate andrà al voto.

«Si sta perdendo tempo - scandisce Santi -. Con queste modalità, queste trattative estenuanti al chiuso e questo linguaggio politichese, usato spesso per professare il nuovo, non si va da nessuna parte. Ho visto partire ancora una volta dal “chi di noi fa cosa”, ragionamenti con schemi vecchi e superati, incomprensibili alla gente».

Santi in definitiva boccia i veti incrociati all’interno della coalizione. «Faccio io, fai te, il Pd non va bene. Tutto con una logica ad excludendum. Serve un progetto di città, alla gente non frega nulla del destino dei singoli capi di partito. Bisogna presentarsi con una idea forte di cambiamento e con una squadra competente e motivata, lasciando stare gli equilibri politici fra entità politiche e civiche, con scarsa rappresentatività e consenso».

E poi il tempo stringe. «Entro febbraio bisogna fare una scelta, ma si esca dalle stanze, si esca fra la gente, questa trattativa esasperante all’interno non paga, allontana dalla politica».

Il rischio a questo punto è sempre quello. «Se il centro sinistra vuole vincere deve giocare su radicalità e qualità della proposta, non sulla spartizione dei posti di comando, fatta con il manuale Cencelli e sulle ambizioni personali. Il civismo e il campo largo sono garantiti dalla credibilità di chi la interpreta e non dal grado di indipendenza dai partiti, che sono comunque un baluardo della democrazia. A me i cittadini a Gemmano, comune di destra, non hanno mai chiesto e non chiedono che tessera ho in tasca (lo sanno), ma cosa posso fare per loro e per Gemmano. Il civismo si concretezza attraverso il coinvolgimento, la partecipazione e le persone, non l’élite. Se si vuole vincere».

Altrimenti? «Si perderà clamorosamente anche questa volta».

Giusto per “rovinare” la sua analisi, lo sa vero che qualcuno suggerisce che dietro a tutto questo ragionamento si nasconda un desiderio, che alla fine, il gioco dei veti incrociati porti alla ricerca di un “salvatore della patria” e quindi le chiedano di candidarsi a sindaco di Riccione? «A un ragionamento del genere basta rispondere con un no».

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