Riccione, positivo all’alcoltest: “Ma ero lucido e guidavo bene”. Il giudice lo assolve

Era stato fermato a Riccione in una notte d’ottobre del 2023, lungo la statale, con un tasso alcolemico rilevato di 1,47 grammi per litro. Al controllo, effettuato dalla Polizia di Stato, l’uomo, un imprenditore 45enne del posto, non aveva mostrato alcun segno evidente di alterazione. Parlava con chiarezza, rispondeva correttamente alle domande e, durante la guida, non aveva mostrato comportamenti pericolosi o anomali.
Eppure, a seguito di quella rilevazione appena sotto la soglia sanzionatoria più severa, era scattata in via cautelare la sospensione della patente per sei mesi. La macchina non era stata sequestrata, in quanto il tasso era comunque inferiore a 1,5 g/l.
La sentenza
La vicenda si è conclusa ieri davanti al tribunale di Rimini, dove il giudice ha assolto l’imputato “per particolare tenuità del fatto”. Una decisione che, come sottolinea il legale Raffaele Moretti, «rappresenta un unicum nella giurisprudenza recente, specie alla luce del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore nel 2024».
«Abbiamo invocato una sentenza della Cassazione che già apriva a questa lettura - spiega Moretti - ma è la prima volta che vedo accogliere questa linea difensiva in aula. Il mio assistito non aveva precedenti, si era fermato regolarmente, e non c’erano elementi visibili di alterazione. Il test fu eseguito per prassi, non per sospetti fondati. Il giudice ha valutato correttamente il contesto». Un precedente giurisprudenziale che potrebbe far discutere, anche in vista della stretta normativa su guida e alcol.