Riccione. Nessuna sala slot vicino ai parchi tematici

Riccione ha aggiornato la mappa dei luoghi sensibili dove non potranno essere aperte sale slot o centri scommesse, ampliando significativamente l’elenco delle aree da tutelare. La nuova catalogazione, realizzata dal Comune per adeguarsi alla normativa regionale dell’Emilia-Romagna sul gioco d’azzardo, introduce importanti novità rispetto alla precedente mappatura del 2018.
Tra le new entry più significative spiccano i parchi tematici come Aquafan e Oltremare, che rappresentano luoghi di aggregazione particolarmente frequentati da famiglie e giovani. L’amministrazione ha inoltre inserito nell’elenco il campo sportivo dell’Asar Riccione e la sede di Riccione webradio in via Mantova a San Lorenzo, riconoscendo l’importanza di proteggere anche gli spazi legati allo sport e alla comunicazione giovanile.
La nuova mappatura va ben oltre i luoghi tradizionalmente considerati sensibili come scuole, case di riposo, ospedali e centri d’assistenza. Ora include anche la biblioteca comunale, simbolo della cultura e dell’educazione cittadina, e diversi centri dedicati alla formazione musicale dei più piccoli: le sedi del Giocamusica in viale Veneto e quella del Musicantiere in via del Commercio. Non potevano mancare nella lista la Casa Scout di via Massaua, punto di riferimento per l’educazione giovanile, e il centro socio-occupazionale di viale Tarquinia, struttura fondamentale per l’assistenza alle persone con disabilità.
Questo lavoro di aggiornamento è il risultato di un’attenta attività di coordinamento tra i diversi uffici comunali e rappresenta un passo importante nella strategia di prevenzione delle dipendenze patologiche. Con la nuova catalogazione, Riccione conta ora 83 luoghi da tutelare, quasi raddoppiando rispetto alla situazione precedente.
Come sottolinea l’amministrazione comunale, l’obiettivo è chiaro: “Questi punti sensibili si vanno ad aggiungere ad altri già individuati sulla mappa del territorio di Riccione. La mappa sarà parte integrante delle azioni di prevenzione delle dipendenze patologiche con il chiaro obiettivo di proteggere le persone più fragili, in particolare minori, anziani e soggetti vulnerabili, dal rischio di sviluppare forme compulsive di gioco d’azzardo”.
Una strategia che dimostra come le amministrazioni locali possano giocare un ruolo attivo nella tutela sociale, creando una rete protettiva più ampia possibile attorno ai luoghi dove si concentrano le fasce più vulnerabili della popolazione.