Riccione, multa di 67 euro per il biglietto sbagliato sul Metromare

Li chiamano “gli sceriffi del Metromare”, i controllori che sulla tratta Rimini - Riccione non fanno sconti a chi non è in regola, proprio a nessuno. Fioccano però sui social testimonianze di chi ha subìto o ha assistito agli interventi di verifica degli addetti a bordo e alle relative sanzioni applicate, spesso, a detta di alcuni passeggeri, esageratamente “autoritari”.
Il caso
È di qualche giorno fa lo sfogo di un padre che denuncia un atteggiamento davvero molto zelante durante un controllo effettuato sul metrò di costa alla figlia, studentessa universitaria e non avvezza ad utilizzare il mezzo perché solitamente la giovane prende il treno. Non avendo trovato un treno in orario, acquista il biglietto e sale a bordo, quando all’improvviso salgono tre controllori: «Incomincia un fuggi fuggi generale tra gente che si sposta e qualcuno che scende appena il mezzo si ferma» racconta il genitore. Una volta sottoposta a controllo alla giovane viene fatto notare che ha un biglietto sbagliato per quella corsa da 1,50 euro anzichè da 2,20: lei cerca di giustificarsi spiegando che non era a conoscenza della differenza di tariffa per andare da Riccione fino a Rimini. Si offre così di pagare la differenza del biglietto, 70 centesimi, ma «il controllore, forte della sua divisa e del ruolo, si mostra intransigente: spiega che non è possibile pagare la differenza e che per questa irregolarità è prevista una sanzione. Lei ha sbagliato e le facciamo la multa” la replica degli addetti. Sapete a quanto è ammontata la multa? A 67 euro».Questa è la storia raccontata, ma ce ne sono tante altre. Come quella di una ragazzina, forse minorenne obbligata ad andare ad un bancomat per ritirare il contante e pagare la multa. Il malcontento è comunque molto diffuso per un atteggiamento troppo spesso “sopra le righe”.