Riccione, lo credono alla guida di un'auto sequestrata: Mercedes confiscata
Multato dai carabinieri per un “inghippo” nella comunicazione tra forze dell’ordine, con l’auto sequestrata ai fini della confisca, che per “un pelo” non è finita all’asta. Un cittadino ucraino di 45 anni, lo scorso 28 gennaio, si è visto elevare un salatissimo verbale da parte dei militari, convinti di sanzionare un uomo beccato in pieno mentre guidava un’auto, in questo caso una Mercedes Ml, che a loro risultava sequestrata come sanzione accessoria alla guida in stato d’ebbrezza. Per gli uomini dell’Arma del comando di Riccione, il 45enne, insomma, era alla guida di un’auto sequestrata.
Tuttavia, però, le cose non stavano proprio così. Per ripristinare la giustizia e fare sì che le sue ragioni venissero tutelate, l’uomo originario dell’Ucraina, si è rivolto all’avvocato Stefano Caroli, che ha adito il giudice di pace, sottolineando che sì, l’auto era stata posta sotto sequestro per guida in stato d’ebbrezza, ma che poi il cliente aveva effettuato i lavori socialmente utili, estinguendo il reato e tornando a pieno titolo in possesso della Mercedes. Il legale ha quindi chiesto la sospensione del procedimento, mettendo in rilievo il difetto di comunicazione tra la Prefettura e le forze dell’ordine. Opposizione accolta, salvando in extremis la Mercedes, (nel frattempo ri-sequestrata) che sarebbe potuta finire all’asta.