Riccione, le lacrime per l'ex sindaco Pironi

Riccione

RICCIONE. È una città commossa, stretta in un lutto che è ancora più denso nelle stanze del palazzo comunale. Lì dove aveva lavorato, o forse meglio dire vissuto, per cinque anni l’ex sindaco Massimo Pironi. Il suo ricordo è vivo negli occhi lucidi di chi lo aveva conosciuto, di chi aveva condiviso progetti per la comunità, destinati agli altri, quelli per cui Massimo si è speso fino al suo ultimo giorno.

Distrutta, Eleonora Bergamaschi, presidente del Palacongressi, scende le scale tenendo al guinzaglio quello che era stato il suo cane, Ettore. «In ogni angolo di questa città c’è un ricordo di Massimo». Senza riuscire a trattenere le lacrime la donna condensa in poche parole il suo ricordo. «Ha fatto troppo bene, troppo. Nessuno potrà mai dimenticarlo». Salendo al primo piano si rincorrono i visi affranti, le espressioni contrite di chi si trova al centro del vortice di una tragedia comune che colpisce tutti. «Insieme abbiamo sempre condiviso l’amore per questa città, per Riccione, siamo sempre stati uniti dal desiderio di impegnarci per una causa comune. Ho avuto la fortuna di essere sua amica – afferma, con gli occhi gonfi dal pianto, la vicesindaca Sandra Villa –. E se sono qui oggi, in questa Amministrazione, è perché lui ha sempre creduto in me, mi ha sempre stimata, e mi ha trasmesso il senso del dare il proprio contributo per la vita comune». «Ma ho anche decine di ricordi personali – continua la vicesindaca –. Ci siamo conosciuti ai tempi dei suoi esordi in politica, e poi i nostri rapporti sono diventati più stretti all’epoca in cui lui era sindaco e io dirigente di una scuola di Riccione. L’ultima volta che ci siamo visti? Una decina di giorni fa, quando siamo andati a mangiare insieme, con i piedi nella sabbia, e anche quella volta abbiamo parlato di progetti. Di progetti di giovani, da fare al castello degli Agolanti, per il futuro della nostra città, che Massimo amava così tanto».

Anche Alessandro Casadei, assessore allo Sport e ai Lavori pubblici al tempo in cui guidava il Comune Daniele Imola, ricorda Pironi elogiando il suo impegno per il bene comune, nel suo mandato da sindaco, così come presidente della Polisportiva. «Siamo frastornati – ammette, preso d’assalto dai giornalisti nei giardini antistanti al palazzo – è una tragedia immane quella che la nostra comunità sta vivendo. Il contributo di Massimo era stato grande».

A ricordarlo, con le parole più commoventi, c’è ancora l’ex sindaco Daniele Imola, che ripercorre la sua vita improntata nell’impegno verso il prossimo: «All'inizio si era impegnato sui tanti problemi della scuola, poi le sue battaglie, sempre senza urlare ma con una tenacia inarrestabile, erano rivolte ad ampliare i servizi educativi soprattutto per i bambini nella nostra città». «In questi ultimi anni – continua – tutta la sua passione sociale era rivolta a quei ragazzi che ora lo stanno accompagnando nel loro ultimo viaggio. Grazie Massimo per averci insegnato a donarsi, grazie per le tante lezioni di condivisione, di amore per chi è meno fortunato». Infine, Imola conclude citando proprio una frase di Massimo Pironi: «Condividere non è mai facile, ma porta dei risultati straordinari in primo luogo a noi stessi».

L’attuale sindaca di Riccione, Daniela Angelini, aveva incontrato l’ex sindaco giovedì mattina, quando era andato in municipio per presentarle i nuovi progetto del Centro 21. «Riccione perde un grande uomo che ha dedicato la vita alla sua comunità. L’impegno nella politica lo ha sempre inteso come servizio, il mondo del volontariato era la sua seconda famiglia. Viviamo questo momento tra disperazione e dolore».

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