Riccione. Le associazioni ai candidati: "Fermate le baby gang"

Riccione

«Potenziare le ciclabili, creare spazi d’aggregazione per i giovani, ma anche tornare al vigile di quartiere». Nella lista di cose non più rinviabili da presentare al prossimo sindaco di Riccione, è la mala movida che resta al centro del dibattito come prima criticità, anche spostandosi verso le “periferie”, visto il suo carico di vandalismi con il blackout che grava sul riposo notturno. E tra consumo smodato di alcol o sostanze da parte di giovanissimi, alcuni residenti lamentano che le strade sono spesso ridotte a vespasiani a cielo aperto. In molti chiedono dunque interventi o passaggi graduali per favorire la soluzione del problema.

Associazione Alba

«Un dialogo costante con la Giunta, ma anche sistemi capillari di videosorveglianza». Non ha dubbi Giorgio Fortunato, al timone dell’associazione Riccione Alba dal 2021, nello stilare l’elenco dei desiderata. «Chiediamo in primis un canale aperto con la prossima Amministrazione, - afferma – ossia un tavolo a cui sedersi di volta in volta, per affrontare le questioni che si presentano durante l’anno». Di stringente attualità la richiesta di sicurezza. «C’è bisogno di maggior attenzione sul fenomeno delle baby gang, per prevenire eventi che in anteprima si presentano in altre città. Ai danni effettivi, si aggiunge quello di immagine che nuoce alla Perla». E rimarca: «Questa problematica ha assunto i contorni di un fenomeno socio-culturale. Ciò che è già capitato merita un intervento mirato, anche volto alla deterrenza». Un suggerimento? «L’uso dei vigilantes da attivare sulla scia di Rimini che si sta attrezzando con la prenotazione, visto che l’anno scorso per il boom di richieste si stentava a trovarli in piena emergenza». A chiudere le voci da spuntare «anche un sistema di videosorveglianza che copra il quartiere in modo più capillare»

San Lorenzo

«Accordare più attenzione ai giovani, ecco ciò che serve», dichiara Elio Mainardi, presidente del comitato d’area di San Lorenzo. Per farlo basterebbe «creare il centro polivante all’ex mattatoio come si prospetta da anni. La maggior criticità nel quartiere – prosegue - è rappresentata da gruppi di minorenni che combinano guai anche di notte in piazza o nei parcheggi – allarga le braccia -. Dallo spaccio agli escrementi lasciati in giro, è una continua preoccupazione». In merito lancia la sua idea: «Ripristinare i vigili di quartiere che un tempo erano un punto di riferimento per ogni comunità». Quanto alle piccolezze «è necessario infine sistemare i marciapiedi e le piante che da anni hanno bisogno di una potatura», conclude.

Abissinia

Punta dritto al sodo Luca Romito eletto nel 2020 alla guida del Comitato Abissinia. «Valorizzare la nostra zona che costituisce uno dei due ingressi alla città, considerandola alla stregua delle altre. Questa è la nostra richiesta. Rendere appetibile quest’area». Certo è che «tutto respira attorno alle Terme che tuttavia sono private e non di competenza dell’Amministrazione». In linea generale l’auspicio resta «l’attenzione per strade, decoro e verde».

Spontricciolo

«Un vigile di quartiere, ma anche una pista ciclabile». Da Spontricciolo il presidente del Buon vicinato locale, Quinto Salucci, snocciola le proposte ad un passo dal ritorno alle urne. «Ci serve un vigile di quartiere tutto l’anno, visti i comportamenti di alcuni giovani, fermo restando che la nostra è una zona dove si vive bene». Nessuna richiesta di cantieri, invece visto che è già in atto un restyling a 360 gradi. Tra le urgenze annovera invece una pista ciclabile che «colleghi il quartiere con il centro della città, senza fermarsi al ponte del Marano, ma anche che i privati si decidano a dare nuovo lustro alla zona colonie, purtroppo degradata».

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