Riccione, la tragedia della stazione: troppi commenti insensati su facebook e il Comune li blocca

Riccione

«Questa pagina, in segno di cordoglio verso la famiglia di Alessia e Giulia, sospende i commenti. È il momento del silenzio», scrive il profilo facebook del gruppo “Città di Riccione”, pagina istituzionale del Comune. «La pagina sospende le pubblicazioni per un giorno in segno di cordoglio per l’immane tragedia. Troppo forti e dolorosi i commenti che si sono succeduti», rilancia il gruppo facebook “Come vorremmo la nostra Riccione”. E tutto questo perché i soliti leoni da tastiera si sono scatenati con dichiarazioni e affermazioni che considerare sopra le righe è un eufemismo. Meglio ritenerle vere e proprie offese, anche nei confronti della famiglia delle due povere ragazze. Offese, gratuite e immotivate, peraltro. Interventi giunti a margine della dichiarazione pubblicata dalla sindaca di Riccione, Daniela Angelini, che ha voluto così «esternare il dolore della comunità di Riccione per quanto accaduto nella nostra stazione e il cordoglio per le famiglie colpite da questa immane tragedia». Immediata è partita la sequela di improperi verso tutto e tutti. Cosa dire? Tempi social, appunto, tempi dove improvvisazione e superficialità la fanno da padroni. E dove l’insulto sostituisce il ragionamento e lo slogan sciocco l’approfondimento. Accade in tutti i settori, purtroppo. E in tutti i momenti. Perfino davanti alla morte di due giovani ragazze.

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