Riccione, i vigilantes: "La stazione fa paura"

Riccione

«La stazione di Riccione? È il covo degli sbandati. Serve un presidio fisso in vista dell’estate». A lanciare l’allarme è il personale della vigilanza che lavora nella Perla verde per la Rete ferroviaria italiana. Compatti nell’evidenziare una situazione «indecente, insicura ed al limite della sopportazione», che sarà lunga miccia per nuove emergenze.

L’ultima lite

«Proprio lunedì sera, verso le 22, è scoppiato un litigio fra 5 clochard di varie nazionalità – rileva un portavoce del gruppo –. Sul posto sono intervenuti sia i carabinieri, sia un’ambulanza del 118 che ha portato al Pronto soccorso l’uomo che, preso di mira, ha avuto la peggio». La levata di scudi intende quindi tutelare, «prima che sia troppo tardi, pendolari e viaggiatori in una città dalla spiccata vocazione turistica».

Al riguardo rimarca uno di loro «ci alterniamo in base a turni prestabiliti, ma siamo solo in quattro, perciò pur adoperandoci con il massimo impegno, è inevitabile scontrarsi con disagi continui». A nulla poi sarebbero valse le «numerose segnalazioni inoltrate non solo in Prefettura, ma anche -dichiara- alla sindaca Renata Tosi ed all’assessore alla Sicurezza, Elena Raffaelli». E snocciola una serie di difficoltà analoghe fronteggiate anche da «chi si occupa delle pulizie» e si ritrova a fare slalom tra gente che «dorme persino sotto la biglietteria».

Quanti problemi

Numerose le criticità che denunciano: dagli atti vandalici sino al degrado, con tanto di coperte e cartoni accatastati in ogni angolo, come giacigli di fortuna. Per non parlare dei vetri incrinati e dei rifiuti abbandonati qua e là, che tra incarti e bottiglie costituirebbero oltretutto, sottolinea, un pessimo biglietto da visita per chi arriva. Eppure è solo la punta dell’iceberg, afferma, visto che la stazione rischia di diventare una polveriera, utilizzata come rifugio di fortuna da «senzatetto, zingari e strani personaggi, spesso in preda ad evidente stato d’alterazione». Ad avvalorare le considerazioni resta più di un video, dove chi lavora viene investito da una scarica di improperi e volgarità, tra l’altro senza motivo.

L’appello

«Siamo offesi ed aggrediti di continuo, anche da gente in preda ai fumi dell’alcol, – spiega – ma a destare vera preoccupazione è la stagione imminente, peraltro già anticipata dalle fiere come ad esempio quella del Sigep», uno dei tradizionali appuntamenti della Riviera. Intanto al calare del buio sono «soprattutto le donne in viaggio a provare paura, costrette ad aspettare il treno in un simile scenario». Scenario che «peggiora in corrispondenza del weekend, – precisa - quando ragazzini ubriachi, appena usciti da locali o discoteche, si riversano a frotte in zona stazione». Immagini che, solcando la memoria, farebbero riaffiorare quelle della movida spaccatutto della scorsa estate. Così, fermo restando il ringraziamento rivolto ai carabinieri, nonché alla polizia ferroviaria che «viene qui da Rimini», gli addetti alla sicurezza tornano a ribadire «l’urgenza di un presidio fisso da attivare perlomeno durante il fine settimana, per allontanare gli individui più pericolosi. Da soli - allargano le braccia - non possiamo, né potremo mai far miracoli».

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