Riccione, i piatti in crusca di frumento: "Li usi tre anni, poi li getti nel terreno e diventano concime"

Tre appuntamenti di grande richiamo per la Bonfitaly di Riccione, esclusivista italiana dei prodotti monouso creati e commercializzati dall’azienda polacca Biotrem.
“Dal 24 al 26 marzo - dice Sandro Bonfini, direttore Bonfitaly - saremo alla fiera Fa la cosa giusta a Milano City (Padiglione 3, Stand RC3). Qui presenteremo, come già in altre, importanti occasioni, le stoviglie ecologiche realizzate con crusca di frumento per uso alimentare. Ciò consente sia la massima compostabilità del prodotto sia la possibilità di essere mangiato direttamente senza alcun rischio per la salute dell’uomo”.
“La crusca di frumento - spiega Elzbieta Danielska, Marketing & Sales Manager - è uno scarto del mulino che spesso produce costi aggiuntivi della farina e problemi per lo smaltimento. I piatti in crusca di frumento offrono un valore aggiunto non soltanto a distributori, rivenditori e consumatori finali, ma all’intera industria agroalimentare fornendo una soluzione efficace nella gestione dei flussi destinati ai sottoprodotti generando entrate aggiuntive”.
“Alla fiera di Milano City racconteremo che per produrre ogni singolo piatto non viene utilizzato nessun additivo artificiale o altre sostanze chimiche, altrimenti non sarebbe commestibile. La crusca subisce un trattamento di disinfezione ad alte temperature e successivamente versata in appositi stampi con una quantità minima di acqua e vapore utili a pressarla. L’impatto ambientale di CO2 è ridotto in maniera significativa - compresa la fase del trasporto -: è 7 volte più basso di altre stoviglie monouso e il consumo d’acqua per produrre un piatto è appena di 0,08 litri contro i 20 litri necessari a un piatto in cellulosa vergine”.