Il Comitato Colle dei Pini torna sul piede di guerra: «E già oggi - spiega il presidente Gianfranco Sanchi - ci riuniremo e chiederemo un incontro urgente con l’Amministrazione comunale. L’ennesimo. Ma questa volta se alle parole non seguiranno i fatti, non ci fermeremo alla semplice denuncia sui giornali». La rabbia della sessantina di residenti che hanno firmato la petizione già consegnata da tempo al Comune, ai rappresentanti di maggioranza e opposizione in Consiglio comunale, a chi nella Giunta si occupa di sicurezza, esplode dopo l’ultimo fine settimana «dove è stato superato ogni limite» tuona Gabriele Magnani che fino a ieri aveva delegato la moglie a rappresentare la famiglia nel comitato «adesso, però, mi ci impegnerò anch’io in prima persona. E voglio che chi deve risolvere questa situazione non più sostenibile metta nero su bianco tutte le promesse. Così, se non saranno rispettate come è successo fino ad ora, questa volta troveremo altri modi per farci ascoltare e comprendere. Io voglio fare qualcosa che risolva la situazione una volta per tutte. Definitivamente».
Un disastro
Video e foto puntualmente realizzate e poi diffuse raccontano il perché dell’ennesimo sfogo del Comitato. Si vedono gruppi di giovani e giovanissimi (in grande maggioranza minorenni) che risalgono la via per raggiungere le discoteche a piedi, trascinando casse di alcolici con cui preparano drink con bottiglie poi spaccate davanti ai cancelli della case, gli stessi usati regolarmente anche come latrine dopo essersi ubriacati. «Sarà mai possibile - prosegue Sanchi - che io sia costretto a pagare una guardia giurata per tenere al sicuro la mia casa, evitare che uno la usi come gabinetto, parcheggi davanti sparando la musica al massimo e lanci nel cortile le bottiglie vuote? Ieri sera eravamo a chiacchierare sotto il gazebo. Siamo stati costretti a rientrare per poter sentire le nostre voci». E prosegue: «Questa zona sta diventando come il Marano, ma questo non è il target di Riccione».
Mali estremi estremi rimedi
«Devono spiegarci perché il Comune - sottolinea Magnani - ha tolto la chiusura delle strade d’accesso ai locali della collina che scattava ad una certa ora. Quel provvedimento aveva risolto praticamente tutti i problemi. Adesso, invece, siamo tornati indietro di dieci anni». Nel mirino dei residenti non c’è solo il Municipio, però. «Se i ragazzi parcheggiano a 500 metri dalla discoteca è perché il costo del parcheggio è troppo alto. I gestori devono quindi pensare di ridurlo o addirittura di cancellarlo. Non puoi pensare di poter solo incassare con il locale. Per farlo funzionare occorrono investimenti. Rendere gratuita la sosta, è sicuramente una delle soluzioni».