Riccione, "Cambio la mia spiaggia: meno ombrelloni, più relax e giochi"

Riccione

«Meno ombrelloni e più spazio per relax e giochi. Ecco come rivoluziono la mia spiaggia». A segnalarlo è il titolare del bagno Marino 128 sul Lungomare della Repubblica, Francesco Michelotti. Che precisa: «Si tratta di lavori di riqualificazione condotti sulla base di un progetto iniziato due anni fa». Lo scopo principale resta «dare più visibilità al mare fin dalla passeggiata. Proprio oggi infatti (ieri ndr) abbiamo tolto le cabine disposte parallelamente al mare». Il fiore all’occhiello della spiaggia? Michelotti non ha dubbi: «La realizzazione del chiringuito, inaugurato quest’estate, come servizio aggiuntivo per la nostra clientela». Tant’è che la struttura «ha riscosso molti apprezzamenti – rivela - ed è rimasto aperto dalle 6,30 del mattino fino alle 20 di ogni sera». E spiega: «Ora col cantiere aperto a tutti gli effetti non parteciperemo a “Il Mare d’inverno”. Ma nell’estate abbiamo riservato più spazio alla parte ludica dotata dei giochi per i bimbi». Inoltre «abbiamo sfondato la passeggiata di otto metri più avanti verso riva, quindi ora c’è meno ombra». Previsto infine maggior spazio al «tavolini del bar, ma anche al gazebo riservato a chi ama leggere e rilassarsi».
Le reazioni dei turisti davanti all’ampliamento? «Sono state entusiastiche», segnala, evidenziando: «Il potenziamento riguarda la parte retrostante del bagno, ossia l’ingresso per i villeggianti». L’aumento è stato di «8 metri per tutta la larghezza della spiaggia che è di 42, quindi circa 300 metri metri quadri».


Ristrutturato da zero


Per attuare il cambiamento non gli è pesato, chiarisce, «sacrificare diverse file di ombrelloni, perché nel lavoro – fa presente – puntiamo alla qualità, non alla quantità». Scegliere quest’orientamento «significa soprattutto rendere soddisfatti i clienti». Il titolare non è certo nuovo ad «interventi significativi», fin da quando 15 anni fa subentrò nella gestione dello stabilimento. «Ho sempre lavorato nel ramo commerciale – fa presente -. Per 20 anni infatti ho gestito una pizzeria in viale Dante e poi portato la mia esperienza in spiaggia. E sono diventato bagnino in età matura – prosegue - era questo il sogno della mia vita. Da allora non mi sono mai fermato, perché la passione è un grande incentivo», nota, aggiungendo: «Al mio arrivo il bagno era tutto da ristrutturare – ricorda -. Siamo partiti dal cambio di ombrelloni e lettini, investendo quel che si poteva guadagnare all’inizio». Ora la cifra messa in campo è «importante, ma non come quella per comprare una piscina da 100mila euro». E comunque, ribadisce Michelotti, le «spese saranno spalmate in tre anni. Facciamo il passo come la formica, abbiamo ancora i mutui della spiaggia da pagare». Tuttavia: «Amiamo il nostro lavoro e siamo felici quando riusciamo ad offrire qualcosa in più ai clienti. Che notano e apprezzano subito, perché vi leggono dentro una gran voglia di fare». Del resto «non restare immobili, ma dimostrare passione è tipicamente romagnolo», commenta. E forse il Covid «ha dato un’ulteriore spinta nella ripartenza. Perché la vita è questo, conclude, lavorare sodo e andare avanti».

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